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UniCredit apre il 2025 con il piede sull’acceleratore: la banca guidata da Andrea Orcel archivia il miglior trimestre della propria storia, superando le stime del mercato e mantenendo una linea di rigore sulle operazioni straordinarie. Il gruppo ha comunicato risultati superiori alle previsioni grazie a un utile netto che cresce dell’8,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, toccando quota 2,8 miliardi di euro a fronte dei 2,3 miliardi previsti da un consensus pubblicato sul sito internet dell’istituto. Vola il titolo: in avvio di seduta, le azioni segnato un aumento del 3,50% a 55,65 euro.
Ricavi in crescita, spinta dalle commissioni
I ricavi complessivi sono aumentati del 2,8%, raggiungendo i 6,5 miliardi. Il traino principale arriva dall’andamento delle commissioni, che crescono dell’8,2% a 2,3 miliardi, mentre il margine d’interesse subisce una flessione del 4,8% su base trimestrale, attestandosi a 3,5 miliardi.
Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet 1 ha segnato un aumento di 27 punti base al 16,1%. L’indicatore di redditività RoTE sale al 22%, tra i più alti del comparto bancario europeo. Il capitale in eccesso è salito a 7,5 miliardi, mentre la disciplina sui costi si conferma solida, con un cost/income ratio pari al 35,4%. La qualità degli attivi resta elevata: il costo del rischio si attesta a 8 punti base, con accantonamenti invariati.
I costi operativi si sono attestati a 2,3 miliardi (+0,6%), per un rapporto cost/income sceso al 35,4%.
“Le nostre difese patrimoniali sono state rafforzate – ha aggiunto Orcel – e ci consentono di affrontare con serenità diversi scenari macroeconomici”.
Nuova guidance al rialzo
Grazie alla performance dei primi tre mesi, UniCredit rivede al rialzo le previsioni per l’anno. Orcel ha commentato a questo proposito:
“Abbiamo ottenuto risultati eccezionali in tutte le metriche finanziarie, superando i competitor e confermando la solidità del nostro modello. Siamo fiduciosi nell’aumentare le nostre previsioni per l’anno e rafforzare l’ambizione al 2027”.
L’utile netto atteso supera i 9,3 miliardi, con un RoTE previsto sopra il 17%. Le distribuzioni agli azionisti, comprensive di dividendi e riacquisti di azioni, saranno superiori a quelle relative al 2024. Per l’anno in corso, i ricavi netti sono stimati attorno ai 23,5 miliardi. L’obiettivo per il 2027 resta confermato: utile netto di circa 10 miliardi e remunerazione degli azionisti superiore a quella attuale.
Acquisizioni? Solo se strategiche
In merito a possibili operazioni di crescita esterna, Orcel ha ribadito una posizione prudente:
“Siamo posizionati per una serie di possibilità inorganiche nei nostri mercati ma perseguiremo soltanto quelle in grado di migliorare il nostro forte e resiliente caso d’investimento standalone” ha dichiarato l’a.d. di UniCredit, Andrea Orcel, commentando i risultati del primo trimestre dell’istituto.
UniCredit resta intanto coinvolta nell’operazione su Banco Bpm e detiene il 28% di Commerzbank.
Alleanza strategica con Google Cloud
Parallelamente ai risultati, UniCredit ha annunciato un’intesa di lungo periodo con Google Cloud. L’accordo decennale mira a potenziare la digitalizzazione della banca attraverso le soluzioni tecnologiche avanzate offerte dal colosso di Mountain View, tra cui infrastrutture, intelligenza artificiale e strumenti di data analytics. L’obiettivo è semplificare la struttura IT del gruppo e migliorare l’esperienza dei clienti nei 13 Paesi in cui UniCredit è presente.