Mercato immobiliare pagina 83
Nel 2017 i prezzi delle case son rimasti praticamente fermi. È quanto ha messo in evidenza un’analisi dell’Osservatorio di Immobiliare.it sul mercato residenziale italiano, dal quale emerge che a livello nazionale il prezzo medio degli immobili in vendita è stato pari a 1.898 euro al metro quadro. Questa cifra sancisce la quasi raggiunta stabilità, con
Toccano un livello record mai raggiunto prima gli investimenti immobiliari nel 2017 secondo quanto rende noto la società Cbre.
In aumento nel II trimestre del 2017 secondo l’Istat il numero di abitazioni in nuovi fabbricati residenziali (+7,8%).
Secondo il barometro Crif sono in aumento le richieste di prestito da parte degli italiani, con un +9,3% rispetto ad un anno fa.
Secondo Tecnocasa i prezzi delle case nel 2018 saranno stabili con aumenti al top in grandi città come Firenze e Milano.
Inizio d’anno in discesa per i prezzi delle case a Londra. Secondo un report di Rightmove, in questi due prime settimane di gennaio i prezzi di vendita delle case nella capitale britannica sono scesi dell’1,4% a una media din 600.926 mila sterline. Si tratta della contrazione maggiore dall’agosto del 2015.
Si raffreddano i prezzi delle abitazioni nel terzo trimestre 2017 in Italia. Secondo le stime preliminari, l’indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi sia per investimento, è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti dello stesso periodo del 2016 (era -0,2% nel secondo trimestre).
Gli sforzi del governo cinese volti a raffreddare il mercato immobiliare potrebbero finalmente dare risultati concreti nel 2018. Sono le previsioni di UBS, che si aspetta una crescita zero nel settore per l’intero anno. È dal 2016 che le autorità di Pechino mettono in atto politiche volta alla riduzione dei prezzi delle case.
Gli investimenti nelle case hanno assicurato per anni buoni rendimenti e basso rischio secondo una nuova analisi
Sistema creditizio vede come un incubo le misure della BCE secondo cui tutti i crediti in sofferenza non garantiti dovranno avere il 100% di copertura entro due anni.