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TISCALI BRILLA, MA NON CONVINCE

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Tiscali ha presentato stamani i risultati relativi al 2001.

Secondo i dati comunicati, i ricavi sono cresciuti del 275% rispetto all’esercizio precedente, ma i risultati, secondo alcuni analisti, non sono ancora convincenti.

Secondo Andrew Sentence, analista di Gestnord “il fatto che l’anno si sia chiuso con un risultato negativo di €7 milioni (nonostante lo stesso fondatore Soru avesse promesso il break even) è un fatto negativo, anche considerando la performance della società negli ultimi 12 mesi”, visto che a fine 2000 l’Internet service provider sardo aveva registrato perdite per €200 milioni.

Secondo Sentence “la liquidità di Tiscali è un vantaggio, soprattutto in questa fase di stanca, e potrebbe essere utilizzata per procedere ad altre fusioni e acquisizioni”, strategia peraltro smentita dalla società.

“Nonostante tutto – conclude Sentence – non me la sentirei di investire su questo titolo, perché non vedo grossi margini di miglioramento e prospettive di ricavi per quest’anno”.

Secondo l’analisi tecnica curata da Giorgio Sogliani e Giuliano Sarricchio di Banca Sella, “finché le quotazioni si mantengono sopra €9,15/€9,20 l’impostazione è fortemente rialzista e il superamento di €9,35/€9,40 consentirebbe la prosecuzione del rally, con obiettivo €9,60/€9,65”.

Secondo gli analisti di Banca Sella “sono possibili estensioni a €9,74 che dovrebbe comunque contenere la salita”.

“Un ritorno sotto €9,05 – concludono Sogliani e Sarricchio – sarebbe negativo e proporrebbe il test a €8,95”.