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Terrorismo, due bombe sulla maratona a Boston. Vittime: 3 morti e oltre 150 feriti

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BOSTON (WSI) – E’ il primo atto terroristico negli Stati Uniti dall’11 settembre 2001. Morto bambino di 8 anni, attendeva il padre. Un uomo di nazionalita’ saudita, 20 anni, sorvegliato in ospedale.

Sono stati trovati altri cinque ordini inesplosi, bombe esplose sono state telecomandate con cellulari. E’ allerta a New York (Times Square) e Washington. Chiuse le strade davanti alla Casa Bianca.

Gli ordigni sarebbero stati telecomandati con un cellulare, secondo quanto riporta il canale televisivo Abc. “Da quello che sappiamo e’ stato un atto di terrorismo“, ha detto in un intervento dalla Casa Bianca il presidente Barack Obama, che ha promesso nuovi briefing per tenere informati i cittadini.

Si tratta dell’attentato piu’ grave allo sport degli ultimi 30 anni, ovvero dall’attacco alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Ci fu una bomba ad Atlanta del 1996, ma il bilancio delle vittime fu piu’ contenuto rispetto agli eventi di Boston. La deflagrazione di una bomba in un parco allora provoco’ un morto e alcuni feriti gravi. A Boston le due esplosioni hanno fatto 3 morti, oltre 150 feriti e diverse amputazioni.

Gli ivestigatori di FBI e CIA, gia’ al lavoro, seguono tre piste: quella del terrorismo internazionale (qualcuno venuto da fuori), quella del terrorismo interno e quella del razzismo (gruppi violenti suprematisti ostili a un Presidente nero). Non va dimenticao che l’ultimo miglio della maratona era dedicato ai sopravvissuti della recente strage nella scuola di Newton. Un altro dettaglio da non sottovalutare: il 15 aprile e’ il Tax Day, ovvero quando gli americani pagano le tasse consegnando la dichiarazione dei redditi. Potrebbe essere un movente valido per un ribelle anti-governativo?

All’alba di stamattina testimoni hanno raccontato alla stampa di aver visto investigatori dell’FBI uscire e rientrare da uno studio in un piccolo appartamento con in mano pacchi avvolti da plastica di colore nero. L’edificio e’ abitato da numerosi studenti.

Il ministero della Sicurezza Interna parla di un attentato ben organizzato, ma non cita la parola “terrorismo”. Sicuramente c’e’ un numero di individui o un’organizzaione preparata dietro alle bombe, ma la potenza degli ordigni denota un livello di capacita’ di attacco inferiore a quelli visti in altri attentati terroristici di matrice islamista jihadista.

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Altri cinque ordigni inesplosi sarebbero stati trovati nell’area di Boston. Lo riporta il Wall Street Journal.
Tra le vittime, tre, causate dalle due bombe esplose durante la Maratona di Boston, risulta anche un bambino di otto anni. L’esplosione che ha colpito la Kennedy Library non ha provocato al momento vittime e la polizia afferma anche che non era collegata alle altre due, che invece farebbero parte di un attacco pianificato e ben coordinato.

L’orrore continua, ed è palpabile non solo nelle strade, che ritraggono scene di distruzione in quello che doveva essere uno dei giorni più importanti dell’anno per la città ma, ora che la notte è scesa, soprattutto nelle corsie degli ospedali. Alle 23 ora locale si parla di 144 feriti, ma potrebbero essere di più. Di questi, 17 sarebbero gravi. Il bimbo di 8 anni deceduto aspettava che il padre terminasse la corsa, e si trovava per questo vicino al traguardo, dove sono esplosi gli ordigni.

L’atto non è stato ancora rivendicato e un uomo originario dell’Arabia Saudita rimane sorvegliato speciale. Ma nessuno è pronto per ora a scommettere sulla sua colpevolezza. Il corrispondente John Mille di CBS ha riportato che l’uomo è stato infatti inseguito per comportamento sospetto dalla stessa gente che, presa dal panico, ha iniziato a correre dopo l’esplosione delle bombe. “Si tratta di un saudita che si trovava vicino alla scena dell’esplosione. Quando c’è stata l’esplosione, ha iniziato a correre. Ora, in questo contesto, molte persone hanno iniziato a correre. Tra queste, un civile che ha pensato che il suo comportamento fosse sospetto lo ha affrontato e portato alla polizia. Ora, tutto ciò potrebbe significare molto, ma potrebbe anche non significare nulla”.

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Il capo della polizia di Boston ha parlato di 3 morti (tra cui un bambino di 8 anni) mentre sul numero dei feriti, alcuni gravi, ricoverati negli ospedali cittadini, i media Usa parlano di oltre 150 persone. E’ questo il bilancio provvisorio delle vittime del primo atto terroristico negli Stati Uniti dall’11 settembre 2001. Sono state due esplosioni nella zona vicina al traguardo della maratona di Boston ad aver provocato la devastazione. Le bombe sono esplose tra la folla (VEDI VIDEO SOTTO), la seconda 12 secondi dopo la prima.

Secondo il New York Post l’Fbi ha identificato un uomo di nazionalita’ dell’Arabia Saudita, eta’ 20 anni, sotto stretta sorveglianza all’ospedale di Boston. CBS New afferma che l’uomo e’ stato bloccato da un passante mentre correva via dalla secna dell’atto terroristico. Nega qualsiasi coinvolgimento e la polizia nega che sia sospettato. Sul fronte del terrorsimo interno, da notare che il 15 aprile e’ Tax Day, gli americani pagano le tasse. Un movente per un ribelle anti-governativo?

L’Fbi ha trovato i resti di almeno due bombe rudimentali, esplose quasi simultaneamente alle 2:50pm (a 12 secondi una dall’altra, a due isolati di distanza) per cui secondo molte fonti si tratterebbe di un attacco terroristico coordinato, anche per la presenza di altri ordigni. Il traguardo della corsa (era gionata di festa a Boston, vi hanno partecipato 26.000 atleti) è nella centralissima Copley Square, il vincitore della maratona aveva tagliato il nastro un’ora prima delle esplosioni.

Sono stati mobilitati l’Fbi (l’indagine e’ seguita dal n.1 Robert Mueller), Guardia Nazionale, e le task force speciali della Homeland Security, sotto la guida di Janet Napolitano. Il presidente Usa Barack Obama e’ stato informato delle bombe dal suo staff della National Security con un briefing alle 3:00pm. Alle 6:10 il presidente e’ apparso in diretta Tv di fronte alla stampa e ha detto: “Non sappiamo chi e’ stato e perche’ lo ha fatto. Non sappiamo se e’ un individuo o un gruppo, se sono qui in America o all’estero. Non arriviamo pero’ a conclusioni affrettate, vi posso solo dire: chiunque abbia commesso questo atto terroristico, sara’ punito e sentira’ in pieno il peso della Giustizia”. Un deputato democratico del Massachussetts ha rivelato in una telefonata in diretta al canale Cnbc che la polizia ha rinvenute altre 2 bombe inesplose ma innescate nella vicinanza delle prime due. Prove importanti per risalire agli autori della tentata strage.

Dopo le 16:00 c’e’ stata una terza esplosione, alla JFK Library, sempre di Boston. Lo ha detto in una conferenza stampa il capo della polizia della citta’, confermando che le tre esplosioni sono correlate; si tratterebbe quindi di un sofisticato attacco terroristico. Tuttavia in seguito le parole del capo della polizia sono state smentite, si sarebbe trattato di un incendio e non di un’esplosione, dovuta a cause tecniche. Massima allerta anche a New York dopo le esplosioni alla maratona di Boston. Il vice capo della polizia, Paul Browne, ha annunciato un rafforzamento delle misure, col dispiegamento di pattuglia anti terrorismo nei luoghi simbolo di Manhattan e davanti ai principali alberghi. A caldo non e’ possibile affermare se si tratta di terrorismo domestico, internazionale o di un qualche lupo solitario pazzo che ha scoperto sul web come si fabbricano bombe rudimentali. Per la cronaca, le bombe di Oklahoma City il 19 aprile 1995, piu’ grave attacco terroristico dopo l’11 settembre 2001, furono opera di terrorismo domestico, fu un americano (il nazionalista di destra Timothy McVeigh) che con un potentissimo ordigno sventro’ gli uffici federali del palazzo Alfred P. Murrah Federal Building nella downtown di Oklahoma City. In quella devastante esplosione morirono 168 persone, compresi 19 bambini. In quel caso si parlo immediatamente di Al Qaeda, come molti fanno oggi; ma non era vero.

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Secondo i media Usa ci sarebbero “decine di feriti”, alcuni curati sul posto. E’ stato evacuato il palco del pubblico al traguardo. Non è chiara al momento la natura delle esplosioni che si sarebbero verificate in rapida successione l’una dall’altra.

La polizia di Boston, che ha confermato due esplosioni alle 2:50 ora locale al traguardo della maratona, sta verificando la possibilità che un ordigno sia stato individuato al Mandarin Hotel, un albergo cinque stelle a Back Bay. Lo riporta la Cnn.

Il Lenox Hotel di Boston è stato evacuato dopo le esplosioni alla maratona. Lo riporta il Boston Globe.

Le esplosioni al traguardo della maratona di Boston avrebbero provocato “decine di feriti gravi” secondo un fotografo del Boston Globe.

Scene di terrore e di panico tra il pubblico. A mostrarlo sono alcune immagini trasmesse dalle tv americane al momento di una delle esplosioni avvenute vicino al traguardo della maratone di Boston. La Cnn parla di almeno 6 feriti, ma molte altre persone potrebbero essere state vittime travolte dalla folla di gente fuggita per lo spavento. Le immagini TV mostrano come al momento delle esplosioni alcuni atleti che stavano per tagliare il traguardo e alcuni fotografi cadere in terra, mentre dietro si alza una nuvola di fumo intenso dalla quale dopo pochi secondo esce una folla di persone in fuga. Parte delle tribune dove era assiepato il pubblico è andata distrutta.

Una reporter di una tv locale del New England vicina al luogo dell’esplosione verificatasi al traguardo della maratona di Boston ha visto una delle vittime che ha perso entrambe le gambe. “Ero così vicina, è stato spaventoso. Ho sentito la forza dell’esplosione. La gente scappava. Ho visto vittime proiettate dappertutto”, ha detto Jackie Bruno della Necn.