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Tenuta Luce: vigneti d’élite

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A Montalcino, nel cuore della Toscana, nascono alcuni dei più esclusivi vini della famiglia Frescobaldi. Tra eccellenza e sostenibilità

A cura di Francesca Gastaldi

Nel parco naturale della Val d’Orcia, dal 2004 patrimonio mondiale dell’Unesco, tra colline e boschi di lecci, si estende Tenuta Luce. Siamo a Montalcino, patria del Brunello, uno dei vini italiani più famosi: è qui che agli inizi degli anni ‘90 nasce l’azienda vitivinicola frutto della collaborazione tra due importanti famiglie del vino, quella di Vittorio Frescobaldi e di Robert Mondavi.
Sono loro, insieme ai rispettivi figli Lamberto e Tim, all’epoca giovani e appassionati enologi, a inaugurare quel caratteristico assemblaggio di Sangiovese e di Merlot che costituirà uno dei tratti peculiari della produzione vinicola della tenuta, oggi protagonista nella scena enologica internazionale.


Un blend di uve Sangiovese e Merlot è il vino icona di Tenuta Luce

A rendere unici i vini qui prodotti è il particolare terroir, caratterizzato da un suolo ricco e variegato, dalla luce intensa e brillante e dal clima temperato che consente la maturazione delle uve, conservandone intatto il patrimonio aromatico.

“Tenuta Luce nasce da una storia di dedizione e passione”, racconta il Marchese Lamberto Frescobaldi, erede di una delle più note dinastie italiane del vino. “Dall’esordio del progetto si sono susseguiti anni intensi che hanno visto l’acquisizione di nuovi terreni a partire dal 2001, il consolidamento di un team dedicato e la costruzione della cantina ipogea, nata nel 2018. Dal punto di vista imprenditoriale ripercorro questo passato con la soddisfazione di avere contribuito ad apportare un valore aggiunto sul territorio”.


La Tenuta Luce

L’azienda, costituita da 249 ettari di terreno di cui 88 coltivati a vite, viene affidata nel 2017 al sapere di Stefano Ruini, oggi direttore tecnico ed enologo di Luce. Centrale nella filosofia della tenuta, il pieno rispetto del territorio e la scelta di ricorrere solo a pratiche agronomiche naturali.

“Abbiamo sempre avuto uno sguardo attento al rispetto dell’ambiente e all’eco-sostenibilità”, racconta ancora Lamberto Frescobaldi. “I nostri vigneti seguono il regime biologico da metà degli anni 2000, con certificazione riconosciuta nel 2015”.

Alla base, l’idea che il vino debba essere la più naturale espressione del luogo dove viene prodotto, oltre che delle caratteristiche delle uve da cui è ottenuto, in un perfetto equilibrio tra vitigno e territorio. Anche la vendemmia segue i ritmi della natura e viene svolta in due momenti diversi: quella di Merlot, a metà settembre, precede quella di Sangiovese, che viene portata a termine a metà ottobre. Le uve vengono poi selezionate manualmente in modo che solo le migliori giungano al processo di vinificazione.


La Wine Library custodisce tutte le annate di Luce, sin dalla sua nascita, e una selezione di Luce Brunello

Cuore della tenuta è la nuova cantina, portata a termine nel 2018 dopo l’acquisto da parte dei Frescobaldi di una proprietà contigua. “Questa cantina è stata progettata per essere perfettamente integrata con l’ambiente circostante, rispettandone l’armonia.
Essendo interrata ci permette di mantenere le temperature ideali senza dispendio energetico”, spiega il Marchese Frescobaldi. “Lo stesso giardino mediterraneo che la sovrasta è stato creato selezionando piante naturalmente adatte al tipo di territorio e viene alimentato con risorse idriche di origine piovana”. Opera dell’architetto Luciana Bassan, la cantina si presenta come una sorta di tempio sotterraneo, sovrastato dal giardino mediterraneo concepito dal garden designer Richard Shelbourne.

Da una volta di cinque metri si accede a un corridoio in pietra lavica vetrificata dov’è possibile osservare le fasi che portano alla creazione del vino, dalle sale di conferimento delle uve a quella di vinificazione, sino alla bottaia e alla barricaia. Qui si trova anche la Wine Library, un suggestivo ambiente che ricorda quello delle biblioteche medievali: interamente rivestita in noce Canaletto, dal pavimento intarsiato al soffitto a cassettoni, la cantina custodisce tutte le annate di Luce sin dalla sua nascita, oltre a una selezione di Luce Brunello. Il tutto all’interno di un’atmosfera soffusa, dominata dalle teche retroilluminate che sembrano evocare il bagliore del sole.


La nuova cantina di Tenuta Luce incarna il sogno di Lamberto Frescobaldi; nella barricaia i vini affinano circondati dal silenzio e dal buio

Ad accrescere ulteriormente la notorietà dei vini di Tenuta Luce è l’ingresso dell’azienda ne La Place de Bordeaux che ne curerà, attraverso 11 négociants, la commercializzazione sul mercato asiatico – ad eccezione del Giappone – in Medio Oriente e in Africa. Grazie a questa partnership i vini della tenuta saranno annoverati fra le rare eccezioni non bordolesi distribuite dal prestigioso sistema francese.  Tra i négociants che ne cureranno la distribuzione vi sono anche Ballande et Meneret, Barriere, CVBG, Crus et Domaines de France e Duclot.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di novembre del magazine Wall Street Italia.