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Tallulah Studio Art presenta “The Extraordinary Daily”

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Le fotografie di Keila Guilarte, Carlo Bevilacqua e Dario Zucchi al MIA FAIR 2023 presentano visioni uniche della società contemporanea

A cura di Redazione Wall Street Italia

In occasione della XII Edizione di MIA FAIR 2023, la fiera più prestigiosa in Italia dedicata all’arte fotografica (l’appuntamento è al Superstudio Maxi di Milano dal 23 al 26 marzo 2023), Tallulah Studio presenta la mostra The Extraordinary Daily, un progetto espositivo a più voci che unisce le opere fotografiche di: Keila Guilarte, Carlo Bevilacqua e Dario Zucchi.

Tre diversi percorsi narrativi con un unico denominatore comune: cogliere lo straordinario nel quotidiano, cercare oltre la superficie per trovare l’inaspettato, ovunque sia, e raccontarlo attraverso la fotografia. Gli scatti di Guilarte, Bevilacqua e Zucchi creano un reportage sociale con stili diversi, fatto di sovrapposizioni, giustapposizioni, luoghi d’arte, paesaggi, tradizioni, etnie, abitudini e vita comune. Il risultato è una panoramica entusiasmante di visioni uniche e curiose della società contemporanea.

Le fotografie di Keila Guilarte – cubana, ex modella e ora fotografa d’eccezione -, raccontano l’anima della sua amata Cuba attraverso un appassionato e vibrante diario fotografico nei luoghi della sua infanzia. La fotografa ha voluto raccontare in modo autentico movenze, riti, spiritualità e abitudini, immortalando un’isola piena di vita e di passione tra decadenza e desiderio di modernità. Le immagini in mostra sono state selezionate dalla fotografa dal suo ultimo libro Mi Tierra (Silvana Editoriale 2022), un reportage narrativo in bianco e nero che celebra ed innalza l’ordinarietà della vita di un popolo umile e fiero.

Keila Guilarte, Fraternidad, Santiago De Cuba 2017

Keila Guilarte, Tira Piedras, Santiago de Cuba 2017

Keila Guilarte, Julian, La Habana 2017

Keila Guilarte, El Chino, La Habana 2017

La fotografa Keila Guilarte

Carlo Bevilacqua si muove attraverso le realtà quotidiane degli Irish Travellers, conosciuti come Paveè, Miners o, in galeico irlandese “an lucht siúil” che significa, letteralmente, “il popolo che cammina”. Uno straordinario ritratto socio antropologico, senza pregiudizi, delle comunità nomadi dei “Walking People”, minoranza etnica molto unita presente nel mondo irlandese e anglosassone già in epoca preceltica. Le sue immagini a colori, caratterizzate da una stravaganza visiva, documentano l’identità di un popolo.

Carlo Bevilacqua, Ballinasloe

Bevilacqua, Ballinasloe, Annemary

La serie fotografica di Dario Zucchi, infine, è dedicata ai musei e alla relazione tra il pubblico e le opere d’arte. L’artista utilizza un linguaggio basato sulla giustapposizione tra dipinti e sculture, persone e spettatori, attraverso una combinazione di colori, stili e movenze, elaborando immagini che vogliono fermare un istante della realtà. Nei suoi scatti le opere di Munch, Matisse, Rothko assumono nuovi significati. L’artista stabilisce un collegamento visivo fra lo spettatore e l’opera d’arte, nella straordinaria quotidianità dei musei americani.

Dario Zucchi, Henri Rousseau, The Dream, 2022

Dario Zucchi, Maruani Mercier, Cornelius Annor, 2022