Economia

SECOND LIFE NON AMA I POLITICI

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(9Colonne) – Londra, 5 mar – Gli italiani che nel cyberspazio cercano un’enclave non contaminata “dal surreale mondo della politica” stanno combattendo il progetto di un ministro che vuol costruire un suo quartier generale nella comunità virtuale Second Life. Lo scrive The Guardian, spiegando che il ministro in oggetto è Antonio Di Pietro, titolare del dicastero alle Infrastrutture. L’ex magistrato ora in politica ha annusato l’aria e, vedendo che sono “circa 60.000 gli italiani che frequentano l’universo online” di Second Life, ha deciso di aprire un proprio ufficio nel mondo virtuale. “Sul suo blog, Di Pietro, che ha piantato una bandiera sull’isola, ha scritto che voleva promuovere il dibattito politico, sociale, ed economico” anche nell’universo parallelo, popolato dagli avatar, i personaggi fittizi che gli utenti si programmano a propria scelta. Ma la cosa non è piaciuta molto ad alcuni utenti. The Guardian, riprendendo La Stampa, riferisce il caso di un’ avatar che si lamenta perché non le sembra giusto fare di Second Life “una fotocopia della vita reale”. Un altro utente, per bocca del suo alter ego online, dice che “gli italiani qui sono stufi dei politici che entrano a Second Life e cambiano le regole”. Il quotidiano inglese conclude allora affermando che “le paure degli italiani possono essere giustificate. L’ufficio virtuale per la campagna elettorale creato dal candidato alle presidenziali statunitensi Hohn Edwards è stato devastato da vandali lo scorso 26 febbraio, mentre dei colpi sono stati sparati da avatar antirazzisti che hanno assediato gli uffici virtuali di Jean Marie le Pen, politico di estrema destra francese”.