Editoriali

Scoperta in Italia la molecola MBL che blocca il Covid

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Dove non arriva la scienza arriva la natura. MBL è la molecola anti Covid scoperta da ricercatori italiani. E’ in grado di combattere tutte le varianti della spike, Omicron compresa.
La produzione non è ne di Pfizer ne di Moderna, ma del nostro organismo che comincia ad alzare le risposte difensive conto il Covid.

Una molecola attiva nella prima linea del sistema immunitario è in grado di riconoscere e bloccare la proteina Spike di ogni variante nota del virus SarsCoV2, Omicron inclusa.

Molecola MBL: come funziona

Si chiama MBL (Mannose Binding Lectin), è funzionalmente simile a un anticorpo e per la sua attività antivirale potrebbe diventare una nuova arma contro Covid-19. La scoperta è pubblicata su Nature Immunology da un gruppo internazionale di ricerca coordinato da Alberto Mantovani e Cecilia Garlanda di Humanitas ed Elisa Vincenzi dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.

https://www.nature.com/articles/s41590-021-01114-w

Lo studio (come riportato dall’Ansa) ha coinvolto, tra gli altri, Fondazione Toscana Life Science con Rino Rappuoli, l’Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona e la Queen Mary University di Londra.

Al momento non ci sono dati sull’interazione tra questo meccanismo protettivo della prima linea di difesa e la risposta immunitaria indotta dai vaccini. “Ad oggi sappiamo che questo meccanismo di resistenza innata ‘vede’ anche Omicron – continua Mantovani – e quindi probabilmente contribuisce al fatto che, per quanto questa variante sia riconosciuta in forma minore dagli anticorpi, la prima linea di difesa regge. Ciò non toglie quanto invece già sappiamo grazie ai dati: i vaccini danno una protezione significativa e fondamentale e restano la nostra cintura di sicurezza”.

La nuova arma contro il Covid  sarebbe già, in un certo senso, intrinseca nel sistema immunitario. Un gruppo internazionale di ricerca coordinato da Alberto Mantovani e Cecilia Garlanda di Humanitas ed Elisa Vincenzi dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha scoperto una molecola attiva nella prima linea del sistema immunitario, che è in grado di riconoscere e bloccare la proteina Spike di ogni variante nota del virus SarsCoV2, Omicron inclusa.

Questa sensazionale scoperta – nei suoi potenziali sviluppi – potrebbe portare alla messa a punto di nuovi farmaci e di nuovi marker per valutare la gravità della malattia.