
Un robo advisor è una piattaforma digitale che fornisce consulenza finanziaria automatica o una gestione del portafoglio tramite algoritmi, con intervento umano ridotto al minimo o addirittura nulla.
Cosa fa un robo advisor?
I robo advisor quindi automatizzano la gestione degli investimenti utilizzando algoritmi computerizzati per costruire e gestire un portafoglio di investimenti in base agli obiettivi e alla tolleranza al rischio del cliente. La prima differenza rispetto ad un approccio tradizionale alla consulenza finanziaria deriva dal fatto che con i robo advisor la gestione del portafoglio è affidata a un software anziché a un consulente finanziario umano.
Attravero email o un’App il roboadvisor fornisce un portafoglio consigliato di titoli/ETF/fondi comuni che poi l’investitore dovrà acquistare e vendere in autonomia quando ricece le specifiche indicazioni dal robo advisor.
Ciò significa che i robo advisor applicano commissioni più basse, che possono tradursi in rendimenti più elevati a lungo termine per gli investitori.
Un robo advisor potrebbe essere adatto se si preferisce avere un rapporto diretto con i propri investimenti e se non si ha una situazione finanziaria così complessa da richiedere un rapporto diretto con un consulente finanziario.
Detto questo, molti intermdiari offrono l’accesso a consulenti in carne ed ossa, disponibili per domande relative alla gestione del conto o alla pianificazione degli investimenti a lungo termine, anche se questi servizi possono costare di più.
Come vengono pagati i robo advisor?
I robo advisor vengono pagati attraverso una parcella di consulenza. Di solito viene indicata come una percentuale, ad esempio lo 0,25% del patrimonio finanziario investito. Ad esempio, se investite 1.000 dollari in un conto di investimento di un robo advisor che applica una commissione dello 0,25%, pagherete 2,50 dollari per un anno di gestione degli investimenti.
Ci sono poi da considerare anche le commissioni di gestione e di negoziazione dei prodotti finanziari consigliati (titoi, ETF o fondi comuni) che non vengono pagate direttamente al robo-advisor, ma all’intermediario/banca che gestisce il conto titoli. Queste commissioni annue possono variare tra lo 0,1% degli ETF più diffusi per arrivare fino quasi al 2% per i fondi comuni più sofisticati.
I migliori robo advisor negli Usa: i costi annui
Il sito NerdWallet.it ha individuato i migliori robo advisor negli Usa. Vediamo quali sono individuando le commissioni che applicano e il minimo di conto necessario per l’apertura.
- Fidelity Go: commissione dallo 0% fino allo 0,35%
- Vanguard Digital Advisor: commissione dello 0,15%
- Wealthfront: commissione dello 0,25% e minimo di conto di 500 dollari
- Betterment: commissione dello 0,25%
- SoFi Automated Investing: commissione dello 0,25%
- Acorns: commissione di 3 dollari o 12 dollari al mese
Per chi sono più indicati i robo-advisor?
I robo advisor potrebbe essere la scelta ideale per coloro che non hanno il tempo o la conoscenza necessari per gestire da vicino i propri portafogli d’investimento. Poiché il servizio è automatizzato, uno dei vantaggi è la quantità di tempo che può far risparmiare.
Inoltre i robo advisor possono essere una buona opzione anche per chi è alle prime armi con gli investimenti e anche per coloro che vogliono la comodità di accedere ai propri conti 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Tutte opzioni che un tradizionale consulente dal vivo non può certamente offrire. Ma a discapito dell’human touch.
Un robo advisor è quindi un servizio di investimento automatizzato che elimina le emozioni nel campo degli investimenti, impedendo ai risparmiatori di commettere errori dettati dall’impulsività, come una reazione eccessiva durante i periodi di alta volatilità del mercato, come quello che stiamo vivendo.
Il riferimento è al panic selling verificatosi poche settimane fa all’annuncio del Liberation Day di Donakd Trump che ha innescato la guerra commerciale a colpi di dazi.
Come si apre un conto robo advisor?
L’apertura di un conto robo advisor è molto simile a quella di un conto di intermediazione o di un conto bancario. Si forniscono alcune informazioni personali, si compila un questionario Mifid per capire la propria tolleranza al rischio, e si collega un conto esistente dal quale si può trasferire il denaro per finanziare il nuovo conto.