Private banking: Ragaini e Massari confermati in Aipb. Il programma per il nuovo mandato

Fonte: ufficio stampa
Si è svolta presso Milano Torre Allianz, l’assemblea 2025 dell’Associazione Italiana Private Banking (AIPB), occasione per rinnovare le cariche associative e fare il punto su risultati e prospettive del settore in Italia.
Andrea Ragaini è stato rieletto presidente per il triennio 2025-2028, la prima volta nei 20 anni di storia dell’Associazione. Con l’occasione inoltre sono state individuate le linee programmatiche per i prossimi tre anni. Ecco la cronaca della giornata.
Andrea Ragaini presidente bis di Aipb
Nel corso dell’assemblea sono stati rinnovati gli incarichi associativi per il triennio 2025-2028, in piena continuità con il mandato precedente. In particolare Andrea Ragaini è stato confermato alla presidenza di AIPB, affiancato da Antonella Massari, che mantiene l’incarico di segretario generale.
Il Comitato Direttivo è formato dai due Vicepresidenti Andrea Ghidoni (Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking) e Fabrizio Greco (BPER Banca Private Cesare Ponti), oltre ai Consiglieri Matteo Benetti (Credem Euromobiliare Private Banking), Renato Miraglia (UniCredit), Federico Sella (Banca Patrimoni Sella & C.), Mario Ruta (Allianz Bank Financial Advisors), Alessandro Varaldo (Banca Aletti) e Angelo Viganò (Mediobanca Private Banking).
A comporre il consiglio di Aaministrazione (oltre al Segretario Generale ed ai membri del Comitato Direttivo sopracitati) invece Claudio Devecchi (Asam, Vicepresidente vicario), Arturo Nattino (Banca Finnat), Alberto Lionello Martini (Banca Mediolanum), Marcello Marra (Banco di Desio e della Brianza), Luca Bonansea (BNL BNP Paribas Private Banking & Wealth Management), Paolo Vistalli (Cassa Lombarda), Daniele Carullo (Crédit Agricole Italia), Claudio Detti (Deutsche Bank), Federico Taddei (Ersel), Mauro Albanese (FinecoBank), Francesco Rossi (Banca Monte dei Paschi di Siena), Sarah Catania (J.P. Morgan SE – Succursale Italia), Anna Rita Giagheddu (Poste Italiane), Giovanni Ronca (UBS Europe SE – Succursale Italia), Maurizio Ceron (Zurich Bank).
“La scelta di confermare l’attuale governance nasce dalla volontà di dare continuità al progetto strategico avviato nel triennio precedente, con una visione di lungo periodo, per affrontare al meglio le sfide future del settore”, ha aggiunto Ragaini.
“Guardiamo al 2028 con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il ruolo di AIPB come think tank dell’industria del Private Banking, ampliando il confronto internazionale, promuovendo l’innovazione nei modelli di servizio e contribuendo a valorizzare l’impatto positivo del nostro settore sull’economia reale del nostro Paese”. “Essere, per la prima volta, ‘Presidente bis’ è insieme un grande privilegio ed una importante responsabilità”, ha proseguito Ragaini. “Un privilegio perché mi consente di continuare a rappresentare un’industria che amo profondamente; una responsabilità perché siamo chiamati ad accelerare ulteriormente in un momento importante di trasformazione politica, economica e sociale, dove il contributo degli investimenti dei capitali privati avrà un ruolo di crescente importanza. Mi appresto a vivere questo secondo mandato con grande entusiasmo ed energia, sapendo di poter contare su un Team interno molto forte e sul contributo attivo e fattivo dei rappresentanti della nostra industria”.
Le linee strategiche 2025-2028: focus su investimenti, PMI e welfare
“Nel triennio appena concluso abbiamo lavorato per far diventare la nostra Associazione un luogo di confronto tra distribuzione e produzione, un think thank generatore di contenuti utili per orientare l’industria e accrescere la qualità del servizio alla clientela Private” ha sostenuto Ragaini.
Per il triennio entrante, AIPB ha delineato tre direttrici principali d’azione. In primis rafforzare il ruolo del private banking nella crescita del Paese, incentivando la canalizzazione del risparmio delle famiglie verso investimenti sostenibili, a beneficio dell’economia reale italiana.
In secondo luogo, connettere il risparmio privato alle imprese, in particolare le PMI, con l’obiettivo di supportare l’attività imprenditoriale attraverso strumenti di consulenza patrimoniale evoluta e accesso al capitale. Terzo, innovare il concetto di protezione, in risposta ai cambiamenti demografici e all’invecchiamento della popolazione, promuovendo forme di welfare integrativo basate su una pianificazione patrimoniale efficace.
Private banking: i risultati del triennio 2022-2024
Il settore private banking italiano ha registrato risultati solidi tra il 2022 e il 2024, con masse gestite passate da 1.037 miliardi a 1.257 miliardi di euro (+21,2%), una crescita molto più significativa rispetto a quella degli altri operatori (+2,2%).
Il dato è stato sostenuto da una raccolta netta per +146 miliardi di euro (+11,4%), Effetti positivi di mercato per +35 miliardi (+4,8%) e l’Ingresso di nuovi operatori con +71 miliardi (+4,8%). Sul piano della composizione dei portafogli, si è registrato un ritorno agli strumenti amministrati (dal 22% al 31%), una lieve contrazione del comparto gestito (dal 40% al 35%).
Alla fine del 2024, gli operatori dell’industria del private banking gestivano il 34% della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane, e rappresentava il 48% degli investimenti complessivi.
Formazione e competenze: largo ai giovani
Durante il triennio appena concluso, AIPB ha investito con decisione nella formazione. Il programma AIPB Schola ha ampliato l’offerta formativa, mentre la collaborazione con il mondo universitario ha dato vita a un Master per giovani talenti del settore. Il Centro Studi dell’Associazione ha sostenuto le attività istituzionali con analisi, contenuti e ricerche di settore.
Antonella Massari, Segretario Generale di AIPB, ha commentato:
“Investire nelle competenze è stato uno dei pilastri della nostra azione. Con AIPB Schola abbiamo ampliato e innovato l’offerta formativa,
rispondendo ai nuovi bisogni del settore e rafforzando il legame tra mondo accademico e industria. Siamo orgogliosi di aver contribuito a valorizzare i talenti, sostenendo la crescita di una nuova generazione di professionisti del Private Banking”.