Apre in negativo la settimana borsistica di Milano che, indecisa e confusa sulla strada da prendere, ha seguito, come sempre in queste situazioni, gli umori americani.
Il Mib 30 (-0,90% a 31.848 punti) è l’indice che arretra di più, soprattutto a causa del crollo del comparto telefonico che pesa tanto all’interno delle Blue Chips. Le Telecom sono calate del 3,28%, le Tecnost del 2,94%, le Olivetti del 2,68% e le Tim del 2,52%.
Tra i titoli a maggiore capitalizzazione, si sono salvate, dalle vendite dei minuti finali, solo le Ras che hanno chiuso con un guadagno del 4,2%. In rialzo anche le Mediolanum (+1,64%), le Alleanza (+1,18%). Degno do nota nel Midex il balzo delle Bayerische Vita di oltre il 7%.
Nell’indice a media capitalizzazione hanno guadagnato anche le azioni della Banca Popolare di Novara (+9,84%) sospese per eccesso di rialzo in finale di seduta.
Il comparto dei bancari è stato, comunque, in ombra con pochi rialzi e tanti piccoli arretramenti. Sale Bipop Carire dell’1,73% e San Paolo Imi dell’1,5%. In rosso le Banca Intesa (-0,05%).
Sembrava la giornata delle Pirelli, che dopo la pubblicazione dei dati di bilancio trimestrali prendeva oltre il 3%. Invece ha chiuso con un modesto rialzo dell’1,1%.
Ancora vendute le azioni Fiat per le quali pare già esaurita la spinta delle due Opa lanciate su Toro e Magneti Marelli. Continua il rialzo invece delle Rinascente (+5,3%), probabile prossima tappa di conquista della scuderia Agnelli.
I titoli Lazio (-6,75%) di Sergio Cragnotti sono nuovamente venduti, alla luce dei risultati della domenica calcistica che vede diminuire le chance di scudetto per il sodalizio biancoceleste.
Infine ottimo lo sprint delle Acea (+4,57%) di cui gli investitori apprezzano le attività per la tecnologia Umts.
Nel Nuovo Mercato, il calo dei tecnologici americani si è fatto sentire. In rosso chiudono le Cdb Web (-4,37%), le Opengate (-2,77%) e le Tecnodiffusione (-2,64%).
Quasi in parità le Tiscali a -0,11%.