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PIAZZA AFFARI AL BIVIO, RIALZO O RIBASSO IN VISTA?

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Il mercato azionario italiano, secondo non pochi analisti, sembra essere ad un bivio importante.

Gennaio e febbraio, dopo le prime batture in negativo a inizio 2000, sono stati mesi di record:uno dietro l’altro. Poi alla fine della scorsa settimana le prime prese di beneficio.

Una retromarcia che alcuni considerano salutare e altri il primo campanello d’allarme. Sicuramente si tratta di un assestamento nel quale molti operatori speravano e sperano per poi avere una Borsa che riparta da posizioni più solide. Il che vuol dire titoli meno gonfiati rispetto ai fondamentali e meno illusioni.

Ma i mercati sono generosi di sorprese. E così lunedì si potrebbero avere i primi segnali indicativi per il futuro. Quanto successo venerdì scorso a Wall Street potrebbe fare, come al solito, da esempio, ma poi non ci saranno spinte e confronti da imitare.

Perchè lunedì la borsa americana è chiusa e quindi mancheranno i consueti riferimenti che hanno ultimamente condizionato le borse europee.

La scorsa settimana il Mibtel ha chiuso praticamente invariata con un -0,26% riportando i guadagni dall’inizio dell’anno a +11,11%.

Uno stop all’onda dei record. E anche un forse ragionevole ridimensionamento ai titoli che hanno dominato le ultime settimane.

Nell’ultima settimana infatti Seat PG ha perso il 5,5%; Telecom il 9,13%. Mannesmann -9,32%, StMicroelectronics -11,59%.

Ma ci sono stati anche forti spostamenti di interesse. Con il titolo Banca Fideuram a +18,9% e Mediaset a +14,27%.

Un riposizionamento di investimento e di interesse del quale hanno beneficiato anche Popolare Brescia a +11,48% (sempre sulla settimana), SanPaoloImi a +10,17%.

Anche Fiat (+7,84%), Mediolanum (+8,53%) ed Enel (+5,75%) hanno evidenziato questa tendenza.

Nuovi interessi invece per titoli come Cofide (+28,99%), Caltagirone (+28,32%), Dalmine (+24,27%), Saipem (+19,34%).