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Pensione, 3 consigli per incrementare le rendite finanziarie

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“Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, i pensionati potevano mantenersi grazie ai rendimenti dei propri bond e titoli”, scrive il consulente finanziario certificato Michael Aloi (Summit Financial), concedendosi una fascinazione fantascientifica.

Quelli della rendita facile, infatti, sono tempi ormai lontani, ma Aloi si dice convinto che un pensionamento accompagnato dalla comodità delle rendite possa ancora essere costruito, a patto di “pianificare con maggiore impegno e in modo più accorto”. Ecco i tre consigli che il consulente ha condiviso, su Kipliger.com, per incrementare il reddito durante gli anni della pensione.

  1. Comincia riducendo le spese. E’ uno dei più classici punti di partenza, ma una corretta pianificazione non può trascurare la rimozione degli eventuali sprechi, piccoli e grandi, di cui è disseminata la vita quotidiana.
    Aloi di solito domanda ai suoi clienti da revisione delle proprie bollette, dei servizi in abbonamento, e delle altre spese “meno ovvie” come i trasferimenti di denaro in favore dei figli adulti (che presentano talora elementi poco educativi).
  2. Cerca strade per ridurre gli oneri fiscali. Questo suggerimento impone un controllo su alcune attività che debbono essere considerate per massimizzare i benefici fiscali in sede di dichiarazione dei redditi.
    Ciò include le perdite subite sui titoli finanziari, così come le donazioni, che Aloi suggerisce di effettuare conferendo direttamente parte delle proprie azioni a società di beneficenza attrezzate per questo genere di operazioni. Evitare di vendere il titolo previene, infatti, il prelievo fiscale sul capital gain.
  3. Focalizzati sul reddito dal portafoglio. “Molti pensionati fanno reinvestire interessi e dividendi direttamente nel loro portafoglio. Al contrario, è possibile farsi accreditare la liquidità derivante dai rendimenti”, ha spiegato il consulente. “Ogni settimana i miei clienti in pensione ricevono un bonifico sul loro conto bancario derivante dagli interessi e dai dividendi generati dai loro portafogli.
    Il vantaggio è che i clienti non toccano mai il loro conto d’investimento. Lo svantaggio è che il portafoglio potrebbe non crescere tanto quanto potrebbe, qualora i dividendi fossero reinvestiti. Questo è un compromesso”. Quando si è raggiunta l’ultima fase della vita, può essere più che giustificare scegliere l’uovo oggi, anziché la gallina domani.