Società

Paura default in Argentina: nuovo record per il mercato nero in dollari

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

NEW YORK (WSI) – Il boom del mercato nero in dollari in Argentina, balzato a nuovi massimi, ci deve servire da reminder del fatto che i problemi del paese vanno ben oltre i suoi cavili legali con i creditori di tango bond.

Mercoledi’ ha visto un altro giorno di intensi scambi nel mercato non ufficiale denominato in dollari, con gli argentini che per paura di un default corrono ai ripari, dando via la valuta nazionale in cambio di biglietti verdi.

La somma scambiata nel mercato nero ha raggiunto un record di 7,52 pesos per un dollaro. Si tratta del 52% in piu’ del tasso ufficiale governativo di 4,96 pesos per dollaro.

Come si vede bene nel grafico pubblicato dal quotidiano argentino La Nacion (a fianco), le cose si fanno sempre piu’ complicate per il governo Kirchner, gia’ alle prese con cause legali intricate con un gruppo nutrito di creditori che possedevano tango bond prima che il paese facesse default una decina di anni fa.

La domanda per il dollaro ha registato un’accelerazione al rialzo dall’anno scorso, dopo che la presidenta Cristina Fernández de Kirchner ha imposto una stretta sul mercato valutario che ha reso quasi impossibile per i cittadini ‘comuni’ ottenere dollari americani tramite i canali ufficiali.

Le ultime iniziative del governo vietano ai cittadini di convertire risparmi in dollari.

Anziche’ migliorare le cose per l’economia nazionale, le misure – che costringono gli argentini a presentare richiesta di permesso all’Agenzia delle Entrate per comprare dollari e che controllano gli acquisti effettuati con le carte di credito – non hanno fatto che aumentare l’ossessione degli argentini verso i dollari americani, reputati rifugio sicuro dai rischi inflativi e di default del debito.

Di pari passo ha ottenuto l’effetto controproducente e involontario di aumentare anche la paura della gente per lo stato di salute dell’economia.

SULL’ARGOMENTO LEGGI ANCHE:

La sentenza del giudice Reisa del tribunale Usa

L’Argentina, Stiglitz e la manipolazione della statistiche .

Rischio Argentina: boom inflazione e crescita nulla

Argentina: restrizioni e rischio default per tanti importatori