Palm Inc. (PALM) ha immesso sul mercato 23 milioni di azioni che gli investitori hanno assalito famelici al debutto della matricola sul mercato Nasdaq.
Fra sei mesi, tuttavia, quando verranno immesse altre 532 milioni di azioni, gli investitori potrebbero non essere altrettanto interessati al titolo.
Secondo quanto dichiarato da Irv DeGraw, direttore delle ricerche per WorldFinanceNet, ci si puo’ gia’ aspettare una perdita significante nel valore delle azioni dopo l’introduzione di una tale quantita’ di titoli. L’unica cosa in cui si puo’ sperare per sostenere un rialzo significativo del prezzo, ha aggiunto, e’ un forte aumento degli utili.
L’offerta rappresentava solo una minima frazione – circa il 4% – dell’intera societa’ mentre il 95% delle azioni rimane ancora nelle mani di 3Com (COMS), di cui Palm ha fatto parte dal 1997 dopo l’acquisizione di US Robotics.
L’enorme quantita’ di titoli Palm in possesso alla 3Com non creerebbe grandissimi problemi se la societa’, anch’essa quotata in borsa, decidesse di aspettare e mantenere una grossa percentuale in Palm. Tuttavia, 3Com ha deciso di accontentare i suoi azionisti distribuendo le rimanenti 532 milioni di azioni nei prossimi sei mesi.
Anche se 3Com e’ ancora in tempo per prolungare la distribuzione oltre i sei mesi o addirittura sospenderla, secondo Jay Ritter, ordinario di finanza presso la University of Florida, sembra improbabile che il consiglio di amministrazione sia disposto a uno slittamento.
I timori legati a un eventuale ribasso del titolo non hanno, comunque, niente a che fare con il potenziale di Palm in quanto societa’.
A parte i rischi derivanti dal fatto che l’offerta riguarda un unico, se pur popolarissimo prodotto – il computer palmare Palm Pilot – Palm e’ una delle societa’ principali da un punto di vista dell’offerta tecnologica e rimane altamente remunerativa, in grande espansione e leader nel suo settore.
Ritter fa notare che una societa’ puo’ operare con basi solidissime ma essere sovrastimata in borsa. E questo potrebbe essere il caso di Palm che, attualmente, e’ valutata 2 volte il prezzo del titolo 3Com pur avendo solamente un decimo dei profitti di 3Com.
Il professore della University of Florida considera dunque le valutazioni di borsa per Palm ”ridicole” e non giustifica in alcun modo una valutazione di 45 miliardi di dollari o piu’.
(aggiornamento del weekend)
Il caso Palm fa comunque fara’ discutere ancora a lungo. Il titolo, collocato a 38 dollari ad azione mercoledi’, piu’ del doppio rispetto alle precdenti valutazioni, e’ schizzato in alto fino a 165 dollari nelle prime caotiche contrattazioni al debutto.
Palm ha poi terminato la settimana a 80 e 1/4, il che ne fa comunque l’Ipo americano di maggior valore in assoluto. L’azienda ha dunque adesso una capitalizzazione di borsa di 45 miliardi di dollari (circa 90 mila miliardi di lire) cioe’ 16 miliardi di dollari in piu’ rispetto alla 3Com, che come abiamo visto ancora possiede il 95% dei titoli Palm.
Palm dunque oggi vale di piu’ di aziende della Vecchia Economia come Boeing e Gillette, come del resto Tiscali con 70 miliardi di lire di fatturato capitalizza a Piazza Affari 15 miliardi di euro, rispetto agli 11,5 della Fiat.