di Robert Almeida (MFS IM)  

Mercati: cosa ci aspetta in termini di rendimento nel 2021

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L’anticipazione delle misure di stimolo fiscale e i segnali secondo cui un vaccino contro il Covid-19 sarà disponibile molto prima del previsto hanno suscitato un notevole ottimismo  sui mercati e in molti ora si aspettano un più rapido ritorno dell’economia alla normalità e una ripresa degli utili nel 2021.

Negli ultimi mesi, gli strumenti finanziari direttamente esposti agli alti e bassi dell’economia, come i titoli ciclici e le azioni delle società a bassa capitalizzazione, hanno sovraperformato quelli che hanno tratto beneficio dalle misure di lockdown e i titoli growth. Analogamente, la minore volatilità delle azioni sui mercati, il rincaro delle materie prime, le curve dei rendimenti più ripide e le aspettative di inflazione in aumento indicano tutti lo stesso scenario: la reflazione nel 2021.
Guardando al futuro, i livelli correnti delle valutazioni azionarie e degli spread creditizi suggeriscono non solo una crescita sostenuta degli utili il prossimo anno, ma anche che gli attuali multipli stratosferici sono sostenibili.
In questo contesto e con un margine di errore assai limitato, le aspettative per il 2021 risultano eccessive?

Cosa potrebbe andare storto?
Agli inizi della pandemia, le banche centrali hanno sostanzialmente socializzato le perdite operative delle imprese per prevenire una crisi del credito e ridurre la durata di un’eventuale recessione. A seconda dei punti di vista, questa soluzione sembra aver avuto successo, ma probabilmente ora la politica monetaria ha esaurito la sua efficacia. In circostanze come queste, le banche centrali prestano denaro, ma sono i governi a spenderlo, lasciando ai politici l’onere delle prospettive di crescita future.
Intanto, i casi di Covid-19 e i ricoveri ospedalieri stanno aumentando rapidamente nelle Americhe, in Europa e in alcune parti dell’Asia. La speranza che arrivi un vaccino aiuta gli investitori a immaginare un futuro più normale, ma non può contrastare l’attuale peggioramento della situazione. Temiamo che l’inasprimento delle misure di lockdown e di distanziamento sociale possa ridurre la mobilità e mettere a repentaglio la ripresa a V osservata finora, incrementando il già immenso fabbisogno di stimolo fiscale. Questo sostegno è già scontato dagli investitori, ma i tempi e l’entità delle misure restano incerti.
Nel 2020, in seguito al crollo degli utili causato dalla pandemia, i rendimenti azionari si sono basati interamente sull’espansione dei multipli. Questa dinamica è tutt’altro che atipica prima della fine di una recessione, ma la sua entità rende i mercati degli asset rischiosi vulnerabili a sorprese economiche negative o a misure fiscali deludenti.
Teniamo a mente questi fattori di rischio, ma concentriamo la nostra attenzione sui profili di rischio delle imprese in relazione ai diversi esiti potenziali.
Ma è importante non farsi influenzare troppo dalle notizie o attribuire un significato eccessivo al passato recente. Investire significa pensare a tutto ciò che è appena accaduto, stabilire se gli eventi hanno alterato i punti di forza o le debolezze sottostanti di un’azienda, cercare di prevedere il profilo del cash flow nei prossimi anni e, infine, determinarne il valore.

L’investimento responsabile è sinonimo di sostenibilità finanziaria sotto molteplici aspetti

Gli investitori valutano le prospettive di rendimento di un investimento sui mercati a fronte dei rischi, soppesandone il costo-opportunità rispetto a opportunità d’investimento analoghe.
Per una miriade di motivi vi sono sempre opportunità d’investimento particolarmente appetibili con prospettive di rendimento interessanti, soprattutto alla luce degli attuali tassi d’interesse sul risparmio, prossimi allo zero. Ma dobbiamo domandarci quante cose devono andare per il verso giusto affinché queste idee risultino all’altezza delle aspettative. L’azienda può sopravvivere a una ricaduta in recessione? Dispone di liquidità sufficiente per far fronte a un altro shock creditizio? Il suo vantaggio competitivo è sufficiente per proteggerla dalla nuova concorrenza in un mondo digitale caratterizzato da ritmi frenetici?

Speranza per il futuro

Spero e credo che sui mercati il 2021 sarà un anno migliore del 2020, soprattutto per quanto riguarda le notevoli opportunità in termini di Alpha e di differenziazione delle performance che ci attendono.
Perché? Le società migliori sono quelle che creano valore per gli stakeholders anziché estrarlo da esse. Queste potrebbero registrare risultati finanziari formidabili, ma di durata probabilmente limitata. Nell’ultimo decennio, il peggioramento della crescita dei ricavi ha indotto un numero crescente di aziende a estrarre valore da fornitori, dipendenti, obbligazionisti e clienti.

Tuttavia, le migliori società, ossia quelle con una cultura orientata alla collaborazione con tutti i loro stakeholder, tendono ad avere una caratteristica rara: risultati finanziari superiori che durano nel tempo e trovano riscontro nei prezzi degli attivi. Questo è ciò che intendiamo per allocazione responsabile del capitale, la nostra Stella polare in un mondo in balìa dell’incertezza.