di Dott. Gianfranco Antognoli Professore a contratto di Economia e Management Presidente della associazione per la ricerca neurologica onlus “Arno”

Economia: più Neuroscienze e più Psicologia sono le chiavi della Neuroeconomia

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Premesso che tutti sappiamo bene che le aspettative individuali in economia orientano molto di più dei fatti reali proviamo ad affrontare il tema complesso, ma sostanzialmente anche semplice fra “Economia e Neurologia” una “nuova” disciplina scientifica che prende il nome di Neuro economia e che studia le scelte economiche comportamentali.

Oggi riusciamo a studiare in laboratorio il funzionamento del cervello durante le scelte in economia: questa è la neuro economia comportamentale.

Però bisogna ricordarci che la teoria economica non è una teoria del cervello anche se alla base di ogni scelta, anche in economia, c’è un comportamento della persona (imprenditore, consulente, operatore a vario titolo) quindi risulta utilissimo studiare i processi decisionali e correlati neuronali delle scelte se vogliamo capire quali sono i fondamentali del comportamento umano che, alla fine, determinano anche tutte le scelte economiche.

Le ricerche in neuro economia mirano sostanzialmente a comprendere i processi decisionali, cioè come si generano le scelte delle persone. Lo studio del cervello e della psicofisica ci permette di mettere a confronto le ipotesi possibili su questi processi. L’esempio classico di quanto abbiamo sopra ricordato è il campo della finanza. Attraverso la risonanza magnetica funzionale del nostro cervello è stata rilevata una dissociazione temporale tra il calcolo del valore atteso e del rischio connesso.

Gli studi di neuro economia hanno mostrato come il cervello processi sempre prima il valore atteso di una scelta e solo dopo le sue rischiosità. Questo implica che tutte le scelte delle persone se effettuate in fretta, pensiamo al trading di Borsa, rispecchiano una totale mancanza o una limitata considerazione della rischiosità rispetto a ciò che stiamo scegliendo.

Le emozioni sono infatti un aspetto non razionale e fondamentale delle decisioni in economia e quindi non sempre razionali nel vero senso della parola, anche se il cervello umano è sempre più razionale di quanto comunemente si possa pensare.