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AGLI STATI UNITI

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(WSI) – La Banca centrale europea lascia i tassi immutati (come previsto) e anche l´euro rimane stabilmente sotto quota 1,23 rispetto al dollaro (il no olandese non lo smuove nemmeno un po´). Fra gli operatori, però, si è diffusa la sensazione che la Bce non taglierà tanto facilmente il costo del denaro: è tornata a vedere l´inflazione che cresce, e questo anche in presenza di una congiuntura che invece declina. Ma, a questo punto, le preoccupazioni più grosse riguardano gli Usa. Si comincia a pensare, infatti, che la Fed si appresti a chiudere la stagione dei rialzi nel costo del denaro. Probabilmente passerà prima attraverso un aumento molto moderato (25 basis point) per poi far sapere al mercato che ci si ferma. L´industria manifatturiera Usa sembra sull´orlo, se non di una recessione, certamente di una frenata importante. Inoltre, si continua a rumoreggiare di problemi sul mercato immobiliare e degli hedge fund. Insomma, dalla America stanno per arrivare cattive notizie. E quindi si guarda a quel mercato più che all´Europa.

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