ROMA (WSI) – Passa la prima votazione in Aula al Senato il tanto discusso ddl Cirinnà sulle unioni civili. Sono stati 195 i voti dei senatori che hanno respinto la richiesta di non passaggio all’esame degli articoli del ddl contro 101 favorevoli ed 1 astenuto.
Il presidente del Senato Grasso ha così deciso che la richiesta di non passaggio all’esame degli articoli del ddl sulle unioni civili verrà sottoposta al vaglio dell’Assemblea con voto palese.
“Il tema rientra non tanto nella sfera di applicazione degli articoli 29, 30 e 31 della Costituzione quanto nell’ambito di applicazione dell’articolo 2 della Costituzione, in base al quale la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”.
Nel frattempo il Guardasigilli Andrea Orlando ha rassicurato che il governo non esprimerà “valutazione politica” sul ddl, ma solo “tecnica” in merito ad alcune proposte di modifica “quando palesemente non conformi alla giurisprudenza europea e costituzionale”.
“Il governo non fa una vera e propria replica, anche perché, come si sa, nel governo stesso e nella maggioranza che lo sostiene ci sono posizioni diverse su un tema così sensibile e delicato”.
La maggioranza vorrebbe lasciare libertà di coscienza ai propri senatori in merito a solo tre emendamenti, di cui uno quello tanto discusso della stepchild adoption che verrebbe sostituita dall’affido rafforzato. Sul provvedimento comunque pesano i 5.000 emendamenti della Lega.