Unicredit: parla Federico Ghizzoni, AD prossimo all’addio
“Non sta accadendo nulla di drammatico all’interno del gruppo, la situazione è assolutamente sotto controllo…non abbiamo alcuna tensione”. E’ quanto ha detto Federico Ghizzoni, AD di Unicredit, con ogni probabilità ancora per poche ore, dal momento che la convocazione del cda di Unicredit, ufficializzata per la giornata di oggi, 24 maggio, alle 16, dovrebbe siglare anche la fine della sua carica.
Ghizzoni ha voluto stemperare la tensione, e ai giornalisti a Madrid per lanciare una nuova filiale di Unicredit, in Spagna, ha piuttosto affermato:
“Siamo particolarmente lieti di inaugurare un nuovo hub in Spagna, una delle economie europee più dinamiche, con importanti legami con il resto del continente. Puntiamo a essere leader nelle operazioni corporate e investment banking tra la Spagna e i nostri mercati principali in Europa. Siamo convinti che la nostra presenza internazionale e le capacità operative saranno un binomio vincente per le società spagnole desiderose di espandersi all’estero”.
Ghizzoni ha tenuto a sottolineare che:
“La relazione con il consiglio di amministrazione è molto trasparente. Continueremo a lavorare insieme finché ci sarà sufficiente fiducia, abbiamo un piano di crescita”.
E sulle voci di una ricapitalizzazione di Unicredit:
“Se la questione è circa la necessità dal punto di vista regolamentare di un aumento, non ce n’è bisogno perché siamo al di sopra del requisito Srep”.
Breaking news
A marzo, i prezzi alla produzione della Germania hanno segnato un incremento dello 0,2% su base mensile e un calo del 2,9% su base annua
Per Kazaks, membro della BCE, è presto per dichiarare sconfitta l’inflazione nell’area euro, ma un taglio dei tassi a giugno è probabile
Unicredit rimborserà anticipatamente le “Non Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes”
Il colosso americano dello streaming ha annunciato di aver concluso il primo trimestre del 2024 con un utile netto di $2,33 miliardi, o di $5,28 per azione, meglio degli $1,30 miliardi, o di $2,88 per azione, riportati nello stesso periodo dell’anno precedente.