ROMA (WSI) – Crescono i risultati nel 2015 per il gruppo Orange, la società di tlc francese che starebbe dialogando con Bouygues Group per un’integrazione con Bouygues Telecom. Come scritto in una nota del gruppo:
“A inizio anno sono ripresi i contatti con Bouygues Group per una integrazione con Bouygues Telecom. Le discussioni sono in corso e ci vorranno diverse settimane prima che possa essere presa una decisione. Orange agirà nell’interesse dei sui azionisti, dipendenti e clienti e sarà particolarmente attenta al valore creato da un tale progetto”.
Intanto la società francese rende noto che nel 2015 l’utile netto è cresciuto di 2,959 miliardi di euro, in aumento di 1,733 rispetto al 2014. Un risultato raggiunto grazie al cambio favorevole nei risultati operativi e ad un taglio della spesa fiscale. Confermato il pagamento di un dividendo 2015 a 0,60 euro ad azione.
Stabili rispetto al 2014 i ricavi che sono stati pari a 40,236 miliardi di euro, mentre l’Ebitda è pari a 12,426 miliardi oltre il target del 2015. In relazione agli investimenti per Orange l’aumento è del 9,3% mentre i ricavi, rispetto all’anno precedente, son cresciuti dell’1,4%.
Salgono al 55% gli investimenti in fibra in tutta Europa. Infine il debito che è stato di 26,552 miliardi, in aumento di 462 milioni rispetto allo scorso anno, mentre escludendo i costi per l’acquisizione di Jazztel e l’aumento della partecipazione e il consolidamento di Medi Telecom, il debito sarebbe sceso di 851 mln.
Il CEO di Orange smorza tuttavia le speculazioni su nuove operazioni di M&A in Europa tra i giganti del settore delle tlc, affermando che “non è tempo di grandi operazioni in Europa tra i big” . Così Richard
“Penso che le integrazioni a livello pan-europeo siano molto complicate, non portano alla creazione di valore”, ha anche detto Richard, facendo notare che sia gli sviluppi a livello normativo che quelli tecnologici non sono “al momento abbastanza forti o vicini da giustificare grandi mosse tra i grandi player delle tlc”.
Forse, ha aggiunto, “siamo di fronte a un approccio politico” in materia di integrazioni, “ma penso che la politica non sia amica del business”.
Continuando:
“non abbiamo nessun piano o nessun progetto di M&A al di fuori dei nostri mercati”. Il colosso francese, piuttosto, “cercherà di esplorare le opportunità che sono giuste per la strategia del gruppo” e che puntano in particolare alla convergenza fisso-mobile in Europa e all’espansione in Africa.
Sui conti:
“dopo il 2015 anno di turn-around, il 2016 sarà un anno di consolidamento, non del consolidamento”, con l’azienda che desidera “consolidare il ritorno alla crescita con un ebitda oltre al livello del 2015. Siamo completamente dedicati a mantenere questo trend positivo della generazione Ebitda. Vogliamo mantenere un bilancio forte, confermando una politica di pay-out con una cedola di 60 cent. Questo livello è chiaramente il giusto equilibrio tra il trend di ripresa del gruppo e la necessita di investire”.