Terremoto: 73 vittime, 2.500 sfollati. “E’ un dramma, un macello”: Amatrice è morta
E’ salito a 73 il bilancio dei morti provocati dal terremoto nel centro Italia. Lo ha riferito Immacolata Postiglione, capo ufficio emergenze della Protezione civile. Postiglione ha precisato che “53 vittime sono tra Amatrice e Accumoli, nel Lazio, e venti nel territorio di arquata nelle Marche. A questo si somma un numero di dispersi non precisato e un centinaio di feriti circa assistito in vario modo in ospedali delle aree interessate o in strutture alternative”.
La stampa parla di centinaia di feriti e 2.500 sfollati. Così Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, in provincia di Rieti, insieme ad Accumoli ed Arquata (quest’ultima provincia di Ascoli Piceno), l’area più colpita dalla violenza del sisma.
“E’ un dramma, un macello”, mentre il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci parla di una situazione “drammatica”, aggiungendo che diverse persone sono ancora sotto le macerie, e “chissà quante ancora non accertate”.
Tra l’altro, nelle ultime nove ore, nell’area del centro Italia già messa in ginocchio si sono verificate più di 160 scosse, la più forte di magnitudo 4.7 nel pomeriggio.
Più di 500 i vigili del fuoco, insieme a polizia, protezione civile, squadre cinofile, polizia, militari, sommozzatori e volontari.
Immagine di Amatrice rasa al suolo
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