Stragi mafia ’93: indagati Berlusconi e Dell’Utri
FIRENZE (WSI) – L’ex premier Silvio Berlusconi e l’ex senatore di Forza Italia Marcello dell’Utri indagati per le stragi mafiose del 93 che colpirono Firenze, Milano e Roma. A dirlo la procura fiorentina che ha ottenuto dal Gip la riapertura del caso dopo l’archiviazione nel 2011 con l’obiettivo di passare al setaccio le parole del boss Giuseppe Graviano, oggi in carcere, in cui menzionava della trattativa Stato-mafia e parlava dei due.
Ecco le parole riportate da Repubblica in cui il boss Graviano parlava al suo compagno dell’ora d’aria, il camorrista Umberto Adinolfi.
“Berlusconi mi ha chiesto questa cortesia, per questo c’è stata l’urgenza (…) lui voleva scendere, però in quel periodo c’erano i vecchi – insisteva Graviano, che è in carcere dal 1994 – lui mi ha detto: ci vorrebbe una bella cosa”. E ancora: “Trent’anni fa, venticinque anni fa, mi sono seduto con te, giusto? Ti ho portato benessere. Poi mi è successa una disgrazia, mi arrestano, tu cominci a pugnalarmi. Per cosa? Per i soldi, perché ti rimangono i soldi…”
Illazioni e notizie infamanti ha detto il legale di Berlusconi Niccolò Ghedini.
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