Schema Ponzi in Cina: truffati un milione di investitori per $7,6 miliardi
NEW YORK (WSI) – Una frode online da 50 miliardi di yuan, 7,6 miliardi di dollari, è costata la libertà a 21 persone in Cina. Gli incriminati sono stati arrestati per quello che se verrebbe confermato diventerebbe immediatamente lo schema Ponzi più grande della storia del paese.
La maxi truffa riguarda il sito Internet Ezubao, una delle piattaforme più popolari per i prestiti peer-to-peer nel paese asiatico, e ha fatto perdere soldi a quasi un milione di investitori (900 mila accertati). Il più del 95% dei progetti del sito si sono rivelati fasulli. Tra gli arrestati che si presume abbiano creato lo schema Ponzi figura anche Ding Ning, presidente del gruppo Yucheng che ha lanciato il sito nel luglio di due anni fa.
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Un cambiamento significativo nel regolamento di una nota azienda milanese permetterà ai soci di rieleggere il presidente in carica da anni. Alessandro Melzi d’Eril illustra le modifiche apportate allo statuto, che rimuovono il requisito di indipendenza precedentemente necessario.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) sollecita la Svizzera a intensificare la regolamentazione del suo settore finanziario, in risposta alle sfide emerse dalla crisi di Credit Suisse e l’acquisizione da parte di UBS. Il FMI enfatizza l’importanza di potenziare l’autorità di vigilanza per una gestione efficace delle banche di rilievo sistemico.
Le borse cinesi chiudono positivamente, trainate soprattutto dal comparto tecnologico. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano significativi guadagni, con particolare attenzione ai titoli di Meituan e JD.com. Il presidente Xi rassicura gli amministratori delegati americani sull’economia cinese.
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