Scandalo Volkswagen, ex ceo Winterkorn rinviato a giudizio: rischia fino a 10 anni
L’ex ceo di Volkswagen, Martin Winterkorn, è stato rinviato a giudizio per la truffa (“particolarmente seria” hanno dichiarato gli inquirenti) collegata allo scandalo dieselgate. Il 71enne, che si dimise poco dopo lo scandalo scoppiato nel 2015, rischia fino a 10 anni di reclusione. Secondo l’accusa il ceo avrebbe approvato l’installazione di un software “inutile” se non allo scopo di alterare le emissioni nelle condizioni d’utilizzo in cui venivano effettuati i test per l’omologazione. Altri quattro manager di alto livello, il cui nome non è stato svelato, risultano rinviati a giudizio.
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L’apertura di Wall Street è segnata da un andamento contrastato in seguito alla richiesta della Cina agli Stati Uniti di rimuovere i dazi unilaterali. Questo avviene mentre si intravedono spiragli di pace commerciale tra i due paesi e il presidente Trump rassicura sulla stabilità della Fed.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA sono aumentate, raggiungendo le 222.000 unità nella settimana al 19 aprile 2025, in linea con le aspettative. Questo incremento di 6.000 unità rispetto alla settimana precedente è stato accompagnato da un calo nella media delle ultime quattro settimane, considerata un indicatore più accurato del mercato del lavoro. Anche le richieste continuative di sussidio hanno mostrato una diminuzione rispetto alle attese.
American Airlines ha registrato una significativa perdita nel primo trimestre del 2025, con un passivo di 473 milioni di dollari, peggiorando rispetto all’anno precedente. I ricavi operativi sono rimasti stabili mentre la compagnia ha ritirato la guidance annuale in attesa di un quadro economico più chiaro.
PepsiCo ha riportato un calo degli utili del 10% nel primo trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con ricavi in diminuzione dell’1,8%. Nonostante le sfide macroeconomiche e geopolitiche, l’azienda ha confermato la propria guidance per l’anno, prevedendo una crescita organica dei ricavi sotto il 5% e un ritorno agli azionisti di 8,6 miliardi di dollari.