Scandalo dieselgate: tribunale rigetta ricorso per seconda class action
Non ci sarà una seconda class action per lo scandalo dieselgate che ha travolto la Volkswagen. Così a deciderlo il tribunale di Stoccarda che ha respinto il ricorso presentato da un gruppo di investitori contro Volkswagen e il suo azionista di controllo, Porsche per non aver informato gli investitori sullo scandalo Diesel del 2015.
La corte d’appello di Stoccarda ha dichiarato che questi casi non potevano essere raggruppati in un’azione collettiva contro le società poiché una causa simile era già pendente nella città di Braunschweig e, secondo la legge tedesca, poteva esserci solo un caso alla volta.
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L’apertura di Wall Street è segnata da un andamento contrastato in seguito alla richiesta della Cina agli Stati Uniti di rimuovere i dazi unilaterali. Questo avviene mentre si intravedono spiragli di pace commerciale tra i due paesi e il presidente Trump rassicura sulla stabilità della Fed.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA sono aumentate, raggiungendo le 222.000 unità nella settimana al 19 aprile 2025, in linea con le aspettative. Questo incremento di 6.000 unità rispetto alla settimana precedente è stato accompagnato da un calo nella media delle ultime quattro settimane, considerata un indicatore più accurato del mercato del lavoro. Anche le richieste continuative di sussidio hanno mostrato una diminuzione rispetto alle attese.
American Airlines ha registrato una significativa perdita nel primo trimestre del 2025, con un passivo di 473 milioni di dollari, peggiorando rispetto all’anno precedente. I ricavi operativi sono rimasti stabili mentre la compagnia ha ritirato la guidance annuale in attesa di un quadro economico più chiaro.
PepsiCo ha riportato un calo degli utili del 10% nel primo trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con ricavi in diminuzione dell’1,8%. Nonostante le sfide macroeconomiche e geopolitiche, l’azienda ha confermato la propria guidance per l’anno, prevedendo una crescita organica dei ricavi sotto il 5% e un ritorno agli azionisti di 8,6 miliardi di dollari.