Pil eurozona: Commissione rivede al ribasso le stime 2021-2022
La Commissione rivede al rialzo le stime sul Pil della zona euro per il 2020, ma taglia quelle dei 2021 -2022. Bruxelles indica che la crescita dello scorso anno dovrebbe attestarsi a quota -6,8% (-7,8% la previsione di novembre), per risollevarsi nel 2021 e nel 2022 a +3,8% in entrambi gli anni. A novembre stimava rispettivamente +4,2% e +3%. Nel 2019 il pil era aumentato dell’1,3%.
Nella Ue dopo -6,3% nel 2020 (-7,4% stimato a novembre), +3,7% nel 2021 e +3,9% nel 2022 (stima precedente +4,1% e +3%).
Il tasso di inflazione nel 2020 è dato a quota +0,3%, nel 2021 la stima è di +1,4%; nel 2022 di +1,3%.
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Avvio contrastato a Wall Street. Gli indici si muovono cauti, sopra la parità il Dow Jones dopo l’attacco statunitense all’Iran, così come il Nasdaq, mentre l’S&P500 guadagna lo 0,1%.
L’economia statunitense ha continuato a espandersi a giugno 2025, sebbene a un ritmo più lento rispetto alla fine del 2024, come evidenziato dall’indagine di S&P Global. Le esportazioni in calo hanno pesato sulla crescita, mentre le scorte accumulate dalle aziende hanno parzialmente compensato questa flessione. I dazi hanno influito sull’aumento dei prezzi, con il settore manifatturiero particolarmente colpito.
Apple è in trattative con l’UE per modificare l’App Store e evitare sanzioni legate al Digital Markets Act. La società ha ricevuto una multa di 500 milioni di euro e ha un termine di due mesi per conformarsi alle regole europee, altrimenti rischia ulteriori sanzioni fino al 5% del fatturato medio giornaliero mondiale.
Inizia ufficialmente oggi l’era di Antonio Filosa al timone di Stellantis. Il manager assume ufficialmente il ruolo di Chief Executive Officer del gruppo europeo dell’auto e annuncia, con effetto immediato, il suo nuovo leadership team