Offerta in eccesso, troppe scorte negli Usa: affonda il petrolio
Il petrolio crolla ai livelli pre Opec, un calo che sembra guidato soprattutto dall’aumento inaspettato delle scorte negli Stati Uniti la scorsa settimana, più che dal seguito degli ultimi attacchi dell’Isis in Iran. La produzione di greggio negli Stati Uniti è data in crescita nel 2018, a un record superiore ai dieci milioni di barili al giorno.
Si tratta del terzo crollo settimanale. Futures poco cambiati a New York, in calo del 4,5% questa settimana. Intanto Shell ha revocato le restrizioni all’esportazione di greggio nigeriano, ferme da più di un anno.
Breaking news
Altra seduta con focus sulle trimestrali, Piazza Affari poco mossa con Eni in vetta. Negli Usa il core Pce rimane stabile al 2,6%.
Il sentiment dei consumatori negli Stati Uniti ha registrato un calo a luglio. Indice Università del Michigan sui minimi da otto mesi
L’operazione rafforza la posizione competitiva del Gruppo La Doria nel mercato dei sughi pronti
Forte accelerazione degli investimenti, che hanno superato il miliardo di euro