Occupazione, crescono assunzioni Pmi. Ma il problema rimane il fisco
Il fisco pesa ancora troppo, ma l’occupazione sta dando buoni segnali. Questi i punti fondamentali discussi nell’assemblea annuale della Confederazione nazionale dell’artigianato.
Uno studio sul mercato del lavoro delle micro e piccole imprese stilato dall’osservatorio Cna ha calcolato che, dall’inizio dell’anno, l’occupazione è cresciuta del 3% (+o,5% nel solo mese di ottobre), con un incremento delle assunzioni pari al 3,3% ,cui corrisponde una riduzione del 4% delle cessazioni lavorative.
Il contratto a tempo indeterminato è e rimane il più diffuso fra le Pmi: ad ottobre sono oltre l’88% degli assunti ad aver firmato un contratto non a termine.
La Cna ha ribadito che il principale freno allo sviluppo delle Pmi resta la pressione fiscale troppo alta, per quanto la direzione intrapresa dal governo sia quella auspicata, attraverso provvedimenti quali la riduzione dell’aliquota dell’Imposta sul reddito delle società.
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Rothschild & Co ha registrato un aumento del 60% degli utili netti nel 2024, raggiungendo i 440 milioni di euro. Nonostante un contesto di mercato instabile, la banca ha mantenuto solidi risultati grazie alla gestione patrimoniale e alle operazioni di consulenza. La società ha gestito 124 miliardi di euro nel private banking e 28 miliardi in fondi specializzati.
Wall Street apre con segni negativi tra la confusione sui dazi e i timori di una recessione imminente. Dow Jones, S&P-500 e Nasdaq 100 registrano perdite significative. Gli investitori sono in allerta per i dati trimestrali di Fedex e Nike, che potrebbero indicare un rallentamento dell’economia statunitense. L’agenda macroeconomica offre pochi spunti.
Il gruppo Astm, leader nella gestione di reti autostradali e nel settore EPC, registra un significativo aumento del volume d’affari nel 2024, grazie ai risultati in Italia e Brasile. L’azienda si consolida come player internazionale nel campo delle concessioni autostradali e della tecnologia infrastrutturale.
L’Italia compie un significativo passo avanti verso la decarbonizzazione con l’apertura della nuova unità a ciclo combinato da 800 MW presso la Centrale Ep Produzione di Tavazzano e Montanaso. Questo progetto, sostenuto da un investimento di circa 400 milioni di euro, è realizzato con la tecnologia avanzata di Ansaldo Energia e punta a migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO2 e NOx.