Mef: a ottobre torna il mese dell’educazione finanziaria
Torna il Mese dell’educazione finanziaria, dopo la prima edizione che ha visto l’adesione di 108 organizzazioni e oltre 350 eventi in 120 città in tutta Italia. I nuovi appuntamenti, promossi dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, di cui è membro il Mef, saranno distribuiti fra l’1 e il 31 ottobre.
“Il Mese avrà un calendario ricco di appuntamenti, a cominciare da quelli della prima settimana di ottobre connessi alla “World Investor Week” – la manifestazione internazionale dedicata alla gestione del risparmio – per proseguire con eventi culturali, seminari informativi, spettacoli, giornate di gioco e formazione sull’educazione finanziaria e sui temi assicurativi e previdenziali”, fa sapere una nota del Mef, “il Comitato invita associazioni, istituzioni, imprese, università e centri di ricerca, scuole, fondazioni, pubbliche amministrazioni e qualsiasi organizzazione voglia impegnarsi sul campo dell’educazione finanziaria con eventi di qualità, senza scopo di lucro e gratuiti per chi vi partecipa, a proporre la propria candidatura”.
Breaking news
Wall Street apre in ribasso dopo una serie positiva dello S&P 500. I dazi commerciali restano al centro del dibattito, mentre la Federal Reserve si prepara ad annunciare la decisione sui tassi d’interesse. Il petrolio Wti mostra un rialzo significativo.
Nel marzo 2025, il deficit commerciale degli Stati Uniti ha raggiunto 140,5 miliardi di dollari, superando le previsioni degli analisti. Questo aumento è stato determinato da un incremento del deficit di beni e una diminuzione del surplus di servizi. Le esportazioni sono salite leggermente, mentre le importazioni hanno registrato un notevole aumento.
Nel primo trimestre del 2025, Ferrari registra un incremento del 17% nell’utile netto, raggiungendo 412 milioni di euro. I ricavi netti aumentano del 13% a 1,791 miliardi di euro, mentre le consegne di auto crescono dell’1%. L’utile operativo e l’Ebitda mostrano una crescita significativa, con margini rispettivamente al 30,3% e al 38,7%.
Intesa Sanpaolo ha registrato un aumento dell’utile netto del 13,6% nel primo trimestre, superando le aspettative di mercato. La banca ha anche annunciato un buyback da 2 miliardi a giugno. I proventi operativi netti e le commissioni nette sono in crescita, mentre i costi operativi sono diminuiti. L’istituto prevede un utile oltre i 9 miliardi per il 2025, con un coefficiente CET 1 in miglioramento.