Mediatrade, per la Corte Berlusconi e Confalonieri “volevano evadere il fisco”
Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri hanno perseguito “l’effetto univoco e fisiologico dell’evasione fiscale”, mettendo in atto questo proposito “persino apertamente”: sono queste le motivazioni della sentenza di condanna in secondo grado per il caso Mediatrade, pronunciata il 17 marzo scorso ai danni del figlio di Silvio Berlusconi e dell’ex presidente di Mediaset. Fra le attenuanti i giudici di Milano hanno menzionato il fatto che i due avessero “ereditato gli effetti di un meccanismo fraudolento che non hanno concorso ad instaurare”. Il coinvolgimento nella frode fiscale per i diritti televisivi ha portato la Corte d’Appello ad infliggere un anno e due mesi di carcere a Berlusconi e Confalonieri, ribaltando il giudizio del Tribunale.
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