MILANO (WSI) – In calo i prezzi delle materie prime, con il rame e il ferro che subiscono gli effetti del post Brexit segnando stamani il livello più basso dal mese di giugno.
Il greggio segna 1,7% a 47,40 dollari a barile come conseguenza delle voci su un possibile rialzo dei tassi di interesse a breve. Niv Dagan, direttore esecutivo presso Peak Asset Management LLC a Melbourne, parlando a Bloomberg Radio ha affermato:
“Le banche centrali sono riluttanti a aggiungere ulteriori stimoli e ciò sta causando molta preoccupazione. Ci aspettiamo un ulteriore aspetto negativo nel breve termine. Dobbiamo però aspettare e rimanere cauti”.