Istat: luglio in ripresa per l’occupazione, ma il COVID ha bruciato 500 mila posti
Dopo sette mesi di crollo, a luglio l’occupazione è tornata a salire, segnando una crescita, sul mese, di 85mila posizioni.
Si tratta quasi esclusivamente di occupati permanenti (con contratti a tempo indeterminato).
Il tasso di occupazione è risalità al 57,8%, + 0,2 punti percentuali. Da febbraio 2020, inizio pandemia, il livello dell’occupazione è sceso di quasi 500mila unità mentre le persone in cerca di lavoro sono cresciute di circa 50mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 400mila persone.
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Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) sollecita la Svizzera a intensificare la regolamentazione del suo settore finanziario, in risposta alle sfide emerse dalla crisi di Credit Suisse e l’acquisizione da parte di UBS. Il FMI enfatizza l’importanza di potenziare l’autorità di vigilanza per una gestione efficace delle banche di rilievo sistemico.
Le borse cinesi chiudono positivamente, trainate soprattutto dal comparto tecnologico. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano significativi guadagni, con particolare attenzione ai titoli di Meituan e JD.com. Il presidente Xi rassicura gli amministratori delegati americani sull’economia cinese.
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