Istat: in frenata prezzi al consumo, calo peggiore da quasi due anni
ROMA (WSI) – Frena a settembre l’inflazione in Italia e secondo quando rende noto l’Istat l’indice dei prezzi al consumo dopo la volata di agosto 2016 (+1,2%) segna un modesto 1,1% su base annua.
Il dato è in calo invece su base mensile dello 0,3% nei dati preliminari. E’ il calo congiunturale peggiore da circa due anni, ossia da novembre 2015.
“La diminuzione su base mensile dell’indice generale è dovuto principalmente al calo dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-4,6%) e, in misura minore, alla diminuzione di quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%), il cui andamento in entrambi i casi è influenzato da fattori stagionali. L’inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,3% per l’indice generale e +0,8% per la componente di fondo. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,5% su base mensile e dell’1,2% su base annua (era +0,6% ad agosto)”.
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FS Italiane ha finalizzato la vendita degli scali ferroviari dismessi di Farini e San Cristoforo a REDEUS Fund, gestito da Prelios SGR, per 489,5 milioni di euro. Questo passo avanza il progetto di rigenerazione urbana a Milano, iniziato nel 2017.
L’ISTAT ha rilevato un leggero incremento dell’indice dei prezzi al consumo a marzo 2024, con variazioni significative nei settori energetico e dei trasporti, nonché un rallentamento nel settore alimentare e dei tabacchi.
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.