Non inizia nel migliore dei modi l’avventura del governo Gentiloni. L’esecutivo che succede al governo Renzi e che nei suoi membri di governo è quasi una fotocopia ha passato il test dell’aula parlamentare con 368 voti a favore e 105 contrari, ma l’aula era semivuota per via delle defezioni – annucniate – di alcuni partiti all’Opposizione (M5S, Lega Nord) e di ALA, il gruppo parlamentare di Denis Verdini e Enrico Zanetti che è stato ignorato nella nomina dei nuovi ministri.
Domani è la volta del voto di fiducia al Senato, dove la votazione si fa più interessante. A Palazzo Madama, infatti, la maggioranza parlamentare di cui dispone il governo Gentiloni per incassare la fiducia è molto più rosicata.