Gm, vendite Usa ben al di sotto delle attese. Per Ford calo superiore a -7%
In calo il titolo General Motors, che sconta la pubblicazione dei risultati relativi alle vendite di auto negli Stati Uniti. Il rialzo delle vendite, a marzo, è stato di appena +1,6% a 256.224 unità, rispetto al +9,6% atteso. Il colosso automobilistico ha reso noto di prevedere un livello delle scorte, nel secondo trimestre, inferiore a quello del primo trimestre. Riguardo all’intero 2017, le scorte sono attese praticamente agli stessi livelli del 2016. Il titolo GM è sotto pressione dopo i dati sulle vendite Usa.
Ford chiude invece il mese di marzo con una vendita di automobili in calo di ben il 7,3%. Il dato è comunque migliore delle attese, con gli analisti che avevano previsto una flessione dell’8,2%. Le quotazioni sono sotto pressione.
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Il colosso americano dello streaming ha annunciato di aver concluso il primo trimestre del 2024 con un utile netto di $2,33 miliardi, o di $5,28 per azione, meglio degli $1,30 miliardi, o di $2,88 per azione, riportati nello stesso periodo dell’anno precedente.
I prezzi del contratto spot sull’oro sono balzati fino al nuovo record di $2.411,09 l’oncia subito dopo la notizia dell’attacco, mentre lo yen si è rafforzato.
Il Brent balza del 3,6%, oltre la soglia di $90 al barile.
Una recente decisione del Tribunale di Roma ha stabilito l’illegittimità delle cessioni di presunti rami d’azienda da parte di Bnl, ordinando il reintegro di 16 lavoratori precedentemente esternalizzati nel 2022. La sentenza rappresenta un significativo riconoscimento delle rivendicazioni dei dipendenti e delle posizioni sostenute dal sindacato First Cisl.