Le discussioni sulla costituzione di un fondo di emergenza europeo per sostenere gli shock economici asimmetrici sono iniziate: lo ha comunicato il direttore dell’Esm (“fondo Salva-Stati”) Klaus Regling a Reuters. “Lo strumento potrebbe essere strutturato senza una mutualizzazione del debito, senza trasferimenti permanenti tra Paesi”, guardando “agli esempi che esistono negli Stati Uniti, per esempio i fondi statali di emergenza (‘rainy day funds’), o uno schema di disoccupazione complementare”. La prima dotazione del fondo dovrebbe raccogliere 100-200 miliardi di euro.
Secondo Regling la mutualizzazione del debito “non potrà avvenire a meno che non ci sia molta più fiducia sul fatto che tutti i Paesi dell‘area euro si attengano alle regole che hanno stabilito”.