Dieselgate: in Germania al via class action contro Volkswagen
Come anticipato da indiscrezioni stampa dei giorni scorsi, i consumatori tedeschi coinvolti nello scandalo del dieselgate hanno deciso di far causa alla Volkswagen per farsi riconoscere un risarcimento danni.
La Federazione delle organizzazioni tedesche dei consumatori ha così depositato il caso in un tribunale di Braunschweig in base alle nuove regole appena entrate in vigore che consentono una forma di azione collettiva.
“Volkswagen ha truffato e deve il risarcimento dei consumatori colpiti, ma ora vogliamo dimostrarlo in tribunale” ha detto un alto funzionario della federazione dei consumatori, Klaus Mueller, aggiungendo che la corte deve esaminare i termini del contenzioso prima che i singoli consumatori possano aderirvi.
Breaking news
Il Gruppo De Longhi ha riportato risultati finanziari positivi per il primo trimestre del 2025, con un significativo aumento dei ricavi e dell’utile netto. L’azienda ha inoltre confermato la guidance per il 2025, prevedendo una crescita continua nonostante le sfide del mercato americano.
Poligrafici Printing, del gruppo Monrif e quotata su Euronext Growth Milan, ha registrato ricavi consolidati di 5,2 milioni di euro al 31 marzo 2025, in linea con l’anno precedente. L’EBITDA è rimasto stabile a 1,1 milioni di euro, con un margine del 23%. L’utile netto è aumentato a 0,4 milioni di euro. La posizione finanziaria netta mostra un miglioramento, con un indebitamento di 3,9 milioni di euro.
Le azioni di Hong Kong hanno registrato un significativo calo, interrompendo una striscia positiva di otto giorni, a causa delle crescenti preoccupazioni degli investitori sulla stabilità della tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina. L’indice Hang Seng ha chiuso in ribasso dell’1,87%, mentre anche l’indice Shenzhen composite ha subito perdite. Al contrario, lo Shanghai composite ha registrato un lieve guadagno.
Nissan ha registrato una perdita netta di 671 miliardi di yen nel 2024-2025 a causa di una ristrutturazione costosa. L’azienda giapponese ha aumentato i tagli ai posti di lavoro a 20.000 e non ha fornito previsioni per il 2025-2026 a causa dell’incertezza sui dazi USA.