Brexit, Cameron sotto torchio alla Camera: “Non ci sarà secondo referendum”
LONDRA (WSI) – David Cameron, il premier britannico dimissionario e colui che ha promesso di indire un referendum sull’uscita dall’Ue del Regno Unito per poi però schierarsi a favore della permanenza in Europa, è messo sotto torchio oggi alla Camera londinese. Per difendersi dalle accuse e domande Cameron ha subito escluso, tramite il suo portavoce, che ci sarà un secondo voto popolare sulla questione della Brexit: “Non è nemmeno sul tavolo”.
Il primo ministro in uscita a ottobre, leader di un partito conservatore spaccato in due – una a favore del fronte del Leave l’altra del Remain – ha negoziato con le autorità europee e ottenuto concessioni importanti dalle autorità europee in materia fiscale e di immigrazione, ricevendo lo status speciale per il suo paese. Ma questo non è bastato a Cameron per convincere la sua gente.
Nel prendere la parola alla Camera dei Comuni britannica, Cameron ha definito referendum come uno degli eventi più democratici della storia del Regno Unito. Ora dopo la decisione di abbandonare l’Ue presa dal suo popolo, Londra cercherà di avere i rapporti economici più forti possibili con i vicini europei. Verrà stabilità una nuova unità europea che consentirà a Londra di continuare a fare affari con l’Europa. I negoziati vedranno coinvolti anche Galles, Scozia e Irlanda del Nord.
Breaking news
Unicredit rimborserà anticipatamente le “Non Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes”
Il colosso americano dello streaming ha annunciato di aver concluso il primo trimestre del 2024 con un utile netto di $2,33 miliardi, o di $5,28 per azione, meglio degli $1,30 miliardi, o di $2,88 per azione, riportati nello stesso periodo dell’anno precedente.
I prezzi del contratto spot sull’oro sono balzati fino al nuovo record di $2.411,09 l’oncia subito dopo la notizia dell’attacco, mentre lo yen si è rafforzato.
Il Brent balza del 3,6%, oltre la soglia di $90 al barile.