Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un decreto legge che rafforza il “golden power” sul settore privato. La decisione – secondo quanto ha riferito una fonte governativa alla Reuters – è stata in parte determinata dalle preoccupazioni per il potenziale coinvolgimento delle aziende cinesi HUAWEI e ZTE nello sviluppo delle reti 5G.
“Il decreto rafforza i presidi di sicurezza nazionale. Un’esigenza ritenuta ancora più rilevante alla luce dei timori su Huawei e Zte”, riferisce la fonte. La norma, che rafforza i poteri di intervento già in vigore per difendere la sicurezza e altri interessi nazionali, non menziona Huawei o Zte.