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Moody’s conferma outlook negativo banche italiane

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MILANO (WSI) – L’impasse americana è finita, almeno per ora. L’ allarme debito è cessato, Borsa Milano è stata la migliore in Europa, trainata al rialzo soprattutto dalle banche, mentre lo spread tra Btp e Bund decennali è sceso sotto la soglia dei 230 punti base, al livello più basso dal 22 luglio 2011.

Moody’s frena però gli entusiami e decide di mantenere il suo outlook negativo sulle banche italiane. In un nuovo rapporto la società spiega che l’outlook riflette “la persistente fragilità dell’economia italiana, i prestiti inesegibili, così come i deboli profitti”.

Secondo Moody’s le condizioni operative delle banche italiane rimangono “difficili” ed è “improbabile che migliorino in maniera significativa nei prossimi 12-18 mesi dal momento che i rischi al ribasso dell’economia restano concreti”.

Queste per le performance su base annua delle principali banche scambiate sul Ftse Mib. Mps rimane indietro con un rialzo di appena +5,25%, Intesa SanPaolo +43,93%, Unicredit (sempre performance a 1 anno) +60,61%, Ubi Banca +61,31%, Banca Popolare di Milano +19,93%, con un balzo nell’ultimo mese +22,40%, Banco Popolare +19,52% in un anno, +53,18% in sei mesi e +32,56% in solo mese.

I titoli bancari continuano a beneficiare, così come il listino milanese, del ritorno degli investitori stranieri, inclusi i fondi americani: ma la domanda è, con i fondamentali dell’economia ancora deboli, l’entusiasmo sarà destinato a durare? (d’altronde il valore dei titoli bancari è ancora basso rispetto ai massimi storici), o esiste il rischio di una bolla?