Mercati pagina 7641

INTEL: TITOLO IN PICCHIATA SULL’INSTINET

Perde quasi il 10% nelle contrattazioni elettroniche, prima dell’apertura alla borsa americana.

WALL STREET, S&P FUTURE IN RIBASSO: – 7,70 PUNTI

Si prospetta un avvio della seduta fortemente negativo, alla borsa di New York. Ieri il Dow Jones ha subito il secondo peggior ribasso del 1999.

NOBEL DELL’ECONOMIA AL CANADESE MUNDELL

Il premio e’ stato assegnato per ”le analisi della politica monetaria e fiscale nell’ambito dei diversi regimi di tasso di cambio”.

IL CALO NON E’ FINITO, DICE WIEN (MORGAN STANLEY)

A Wall Street e’ meglio mantenere riserve in cash – spiega il guru – perche’ ”ci saranno migliori opportunita’ per comprare alla fine del trimestre”. Infatti ”abbiamo visto i massimi del mercato in agosto, ma non ancora il mimino”.

BORSE EUROPEE GIU’ SULLA SCIA DI NEW YORK

La crisi pakistana scoppiata ieri innervosisce ancor piu’ i mercati, specie quelli asiatici, negativi alla chiusura di stamattina. Tokio scende sotto quota 18.000.

D’ALEMA: RIDURREMMO LE TASSE DI 45MILA MILIARDI

Il presidente del Consiglio in un intervista promette un taglio quasi reaganiano dell’imposizione. Come? Grazie alla lotta all’evasione fiscale.

FONDI ESTERI SCHIERATI CONTRO TELECOM ITALIA

I manager di nove istituzioni finanziarie straniere, scandalizzati dall’operazione Telecom, hanno chiesto al ministro del Tesoro, Giuliano Amato, di intervenire contro il piano di riassetto. Obbiettivo dei soci di minoranza: Tim non si tocca.

COLANINNO: ”GOVERNI FACCIANO I GOVERNI”

Dopo la polemica con Palazzo Chigi, il presidente di Telecom Italia ha ricordato che il suo obiettivo ”e’ di sostituire il meccanismo di price cap dalla fine del 2000 con il passaggio a un regime di prezzi liberi regolati da dinamiche competitive.

IERI GIORNATA NERA ALLA BORSA DI NEW YORK

Ribassi dell’ 1,66% per lo S&P 500, del 2,17% per il Dow e dell’ 1,49% per il Nasdaq. In smobilizzo i titoli internet. Il clima negativo dovuto al ribasso dei bond e al rialzo dei tassi. E Intel annuncia utili inferiori alle aspettative.

PRADA E VUITTON RILEVANO IL 51% DI FENDI

Lvmh e Prada controlleranno la casa di moda romana con una quota maggioritaria. Le sorelle restano, e continueranno a influenzare il gruppo.