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Legge stabilità: da tassazione sulla casa al reddito minimo

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ROMA (WSI) – Fiducia scontata al Senato per la legge di stabilità dopo che i gruppi hanno fatto le proprie dichiarazioni di voto in aula. L’approvazione è arrivata dopo la mezzanotte con 171 sì e 135 no, ma il passaggio segna anche un cambio di fase politica, con l’uscita dalla maggioranza di Forza Italia, cioè il partito che più si era speso per la nascita di un governo di larghe intese. “Non merita la nostra fiducia”, ha detto il capogruppo di Forza Italia, Paolo Romani.

“Questa è la legge di stabilità delle poltrone”, aveva detto Silvio Berlusconi in mattinata parlando ai suoi parlamentari, anticipando così il giudizio negativo e il passaggio all’opposizione.

Sui dettagli della legge di stabilità approvata: il taglio del cuneo fiscale porterà detrazioni ai redditi fino a 35mila; la Iuc, la nuova imposta sugli immobili, esenterà chi non ha pagato l’Imu nel 2012; inoltre sono state inserite alcune misure innovative come una sperimentazione in alcune aree metropolitane del reddito minimo di inserimento, finanziato da un contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro.

Letta spera non solo in un impatto positivo sull’economia reale, ma anche in un apprezzamento dell’opinione pubblica. Tanto più dopo l’apertura da lui fatta: destinare tutti i tagli della spending review del 2014 al taglio delle tasse delle famiglie. Una misura da inserire nel passaggio alla Camera.

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di Antonella Baccaro

MILANO (WSI) .- Dal reddito minimo garantito, finanziato col prelievo sulle «pensioni d’oro», ai 68 milioni per le calamità naturali provenienti dai finanziamenti ai partiti. E poi la cancellazione degli interessi sulle vecchie cartelle di Equitalia e i 200 milioni di euro stanziati per rendere deducibile ai fini Ires l’Imu sui capannoni industriali.

Sono queste alcune novità contenute nel maxiemendamento alla legge di Stabilità presentato ieri dal governo. A questo punto la manovra, che contiene una riforma della tassazione sugli immobili con la nascita della Iuc (Imposta unica comunale) e un primo taglio del cuneo fiscale, è completa e pronta a passare alla Camera, dove già si annunciano nuove modifiche.

Cominciando dalle ultime novità, arriva una forma sperimentale di reddito minimo garantito, destinato alle grandi aree urbane. Le risorse proverranno da un contributo sulle «pensioni d’oro» superiori ai 90 mila euro così determinato: il 6% dalle pensioni 14 volte sopra il minimo (a partire da circa 90 mila euro); il 12% da quelle tra 14 e 20 volte il minimo (128 mila euro); il 18% tra 20 e 30 volte il minimo (193 mila euro). I fondi, 40 milioni l’anno, confluiranno dal 2014 al 2016 nel Fondo per la lotta alla povertà, lo stesso che finanzia la carta-acquisti.

Nuova anche la norma che taglia i fondi per il finanziamento pubblico ai partiti per aiutare le aree colpite da calamità per 68 milioni di euro. Sul fronte Equitalia il governo ha confermato le previsioni: sulle cartelle pendenti si pagherà tributo dovuto e sanzioni ma non gli interessi.

Esce molto ridimensionata la norma sull’aumento del Fondo di garanzia presso l’Istituto di credito sportivo: i nuovi fondi andranno agli impianti già esistenti e non per la costruzione di nuovi, né sarà possibile edificare in aree non contigue agli stadi. Dalla legge di Stabilità è sparita del tutto la sanatoria sulle spiagge e la delega regolamentare per rivedere le concessioni demaniali marittime. Così come non cambia la tassazione sulle sigarette elettroniche: il prelievo resta al 58,5% anziché scendere al 25%. Bloccato l’incremento dell’aliquota previdenziale per i titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata Inps.

Alla fine del percorso della Stabilità in Senato e prima dell’approdo alla Camera si è chiarito il quadro della nuova tassazione sulla casa. Le abitazioni principali non pagheranno l’Imu ma parte della Iuc, quella relativa ai servizi (Tasi) con un’aliquota base dell’1 per mille e un tetto, solo per il 2014, del 2,5 per mille. I Comuni hanno ricevuto in dotazione 500 milioni per eventuali detrazioni e altri 200 milioni di euro sono arrivati ieri nel maxiemendamento per la deducibilità ai fini Ires e Irpef dell’Imu sui capannoni industriali che sarà del 30% solo per il 2013, poi del 20%.

La manovra contiene un primo taglio del cuneo fiscale concentrato nella fascia di reddito tra i 15 e i 18 mila euro annui lordi con un beneficio massimo per le buste paga dei lavoratori pari a 225 euro netti annui. A scalare, le detrazioni riguarderanno tutti fino ad arrivare alla soglia di reddito di 32 mila euro annui lordi. Rilevante anche il nuovo sistema per ridare fiato al sistema creditizio con la Cassa depositi e prestiti che potrà acquistare crediti delle imprese di ogni dimensione e con la nascita di due fondi: uno a favore delle Pmi e uno per le famiglie e i lavoratori co.co.pr o.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Corriere della Sera – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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