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Isaac: nuovo Katrina? Ma il prezzo del petrolio frena l’avanzata

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New York – Ha già causato il rinvio della convention del Partito Repubblicano, che doveva aprirsi oggi a Tampa. L’uragano battezzato “Isaac” cresce di intensità e minaccia di creare altri danni dopo che ad Haiti ha già seminato due vittime.

Il percorso sembra seguire quello di “Katrina“, il più devastante uragano che ha colpito gli Stati Uniti, causando danni per $108 miliardi e 1800 morti, creando distruzione a New Orleans, esattamente 7 anni fa il prossimo mercoledì.

Con Isaac torna l’allarme a New Orleans e in tutta la zona del Golfo, dove si concentra buona parte della produzione di petrolio. Diverse piattaforme sarebbero già state evacuate, il tutto con ripercussioni immediate nella produzione di greggio.

Ma dopo una serie di rialzi iniziali, il prezzo dell’oro nero inizia a calare e alle 15.35 italiane il Wti cede – $0,89 (-0,93%) a $95,26 il barile, a seguito dei rumor sui numeri delle riserve strategiche, Strategic Petroleum Reserve (SPR), e in attesa del meeting di Jackson Hole e delle parole di Bernanke il 31 agosto.

Ecco le notizie che Bloomberg riportava in settimana:

Petrolio: gli Stati Uniti hanno annunciato la chiusura temporanea di stabilimenti per il 24% dell’attività produttiva, a causa dell’uragano Isaac.

Gas naturale: gli Stati Uniti hanno annunciato la chiusura temporanea di stabilimenti per il 8,2% dell’attività produttiva, a causa dell’uragano Isaac.

[ARTICLEIMAGE] – Sono 8 gli impianti e 39 le piattaforme chiuse per l’arrivo della tempesta tropicale.

E per completare il quadro un dato storico: durante Katrina il prezzo medio al dettaglio del gas negli Stati Uniti è aumentato di $0,75.

In tempo reale il prezzo del petrolio.