Non solo gli italiani. Anche gli svizzeri si riscoprono prudenti quando si tratta di investire i propri soldi. Nonostante i tassi di interesse negativi, il canale di risparmio preferito durante la crisi causata dalla pandemia da Covid 19 resta il contante, inteso anche come soldi parcheggiati sul conto bancario.
È quanto emerge da un sondaggio realizzato da Moneyland, che mostra come se si guarda al tipo di collocamento dei risparmi, indipendentemente dall’importo, al primo posto si classifica il conto bancario privato (86%).
Seguono i soldi in un conto di risparmio (80%), i contanti a casa (67%), la cassa pensione (59%), il conto 3a (50%), i fondi 3a (48%), l’assicurazione sulla vita (33%), gli immobili (30%) e le azioni (27%).
Investimenti della clientela private
Se invece si analizzano gli investimenti di grandi quantità di denaro il 28% sceglie il conto risparmio, un canale seguito dal conto privato (26%), dalla cassa pensioni (17%), dal conto di risparmio 3a (13%) e dai fondi 3a (pure 13%), dagli immobili (12%), dalle assicurazioni sulla vita (9%) e dalle azioni (6%).
“Per i pagamenti il cash è stato sloggiato dal trono, ma negli investimenti è ancora il re”, commenta Benjamin Manz, direttore di Moneyland.
Anche il contante a casa non passa di moda: il 45% tiene piccoli importi al domicilio, il 17% medi e il 5% grandi somme. Meno popolare, per conservare le banconote, è la cassetta di sicurezza: l’8% vi detiene una piccola quantità di denaro, il 6% una media e il 4% una elevata.
Cautela su azioni e obbligazioni
Per chi investe in azioni, solo il 6% lo fa con volumi importanti: l’11% ha un’esposizione media, il 10% una limitata.
Meno popolari – nell’attuale situazione di tassi bassi – sono le obbligazioni, detenute dal 12% della popolazione.
L‘investimento immobiliare è più comune nelle zone rurali che in quelle urbane (36% a 28%). Il 18% degli interpellati possiede oro, una percentuale che sale più si è ricchi, e il 12% investe in arte. L’11% del campione possiede bitcoin, il 10% altre criptomonete.