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Inizia il risiko bancario da più di 750 miliardi di euro

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ROMA (WSI) – Con la trasformazione delle banche popolari in società per azioni, è tutto pronto per la stagione italiana di M&A (merger & acquisition, ovvero fusioni e acquisizioni), che partirà ben presto. Affari&Finanza di Repubblica parla di oltre 750 miliardi di euro di attivi bancari che dall’estate entreranno nel frullatore di una ristrutturazione che ridisegnerà il panorama creditizio italiano. Il processo andrà avanti per molti anni a venire.

Secondo il giornale a dare il via al processo saranno per l’appunto le popolari che si trasformano in società per azioni e in particolare le quattro maggiori: Ubi, Banco Popolare, B.P.Milano e B.P.E.Romagna.

Le partite principali si giocheranno dunque a Bergamo-Brescia, Verona, Milano e Modena. Affari&Finanza spiega che il motivo per cui saranno tali banche a guardare a nuove opportunità è la disponibilità di capitale in eccesso rispetto alle richieste della Bce. Una disponibilità che li rende anche potenziali aggregatori.

“Banche popolari, i quattro signori del Risiko. La Bce spinge per il consolidamento del settore”, si legge nel sito di Affari&Finanza: “dopo le assemblee di bilancio inizierà la ricerca di azionisti stabili e partner con cui fondersi. Coinvolte anche Mps, Carige e Banca Marche: la prima muoversi condizionerà tutti”.

In base al decreto sulle banche sono 10 le banche che al 30 giugno 2014 superavano il valore degli asset di 8 miliardi di euro e che dunque si dovranno trasformare in società per azioni: Banco Popolare, Ubi banca, Banca popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare di Vicenza, Veneto banca, Banca Popolare di Sondrio, Credito Valtellinese, Banca Popolare di Bari, Popolare dell’Etruria e del Lazio.