Società

Il Sereno. Nuovo lusso sul lago

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

L’hotel Il Sereno, progettato da Patricia Urquiola, riapre agli ospiti a marzo con diverse novità a partire dalla prestigiosa Penthouse Suite

A cura di Francesca Gastaldi

Un hotel a cinque stelle pluripremiato, situato in una delle destinazioni italiane più amate a livello internazionale, attribuisce un nuovo significato al concetto di lusso e al design moderno. Parliamo de Il Sereno, vero e proprio gioiello dell’hotellerie direttamente affacciato sulle sponde del Lago di Como. Inaugurato nel 2016, l’ultimo arrivato della famiglia incarna lo stesso ethos della proprietà gemella Le Sereno St. Barths. Progettato dalla celebre designer Patricia Urquiola, Il Sereno si caratterizza per il suo stile contemporaneo, lineare ed elegante. La pluripremiata designer ha unito l’atmosfera naturale dell’ambiente circostante con elementi di design, dando vita a una struttura unica, mai vista prima sulle sponde del lago. Grazie alle caratteristiche finestre a tutta altezza, le 40 camere dell’albergo usufruiscono infatti a pieno della luce naturale, offrendo una vista impareggiabile sul paesaggio. 

La vista sul lago di Como dalla facciata de Il Sereno

L’hotel, che riapre agli ospiti  il 24 marzo, presenta diverse novità a partire dalla prestigiosa Penthouse Suite. Incorniciata dal lago e dalle montagne circostanti e decorata con le creazioni del botanico francese Patrick Blanc, la nuova Suite si distingue per l’uso innovativo dei materiali, come soffitti in legno di noce Canaletto e muri in pietra Verde Alpi, rendendo omaggio ai pezzi più iconici del design italiano. L’ambiente ospita una combinazione di nuovi complementi su misura realizzati da Patricia Urquiola e pezzi classici come la libreria Infinito di Franco Albini e la seduta Leggera di Gio Ponti: arredi che, per la prima volta in Europa all’interno di un hotel, si possono acquistare. Novità di quest’anno anche l’Inglesina, la barca a remi costruita proprio sul Lago di Como negli anni ‘30 per i turisti inglesi che prende ispirazione dalle caratteristiche imbarcazioni del Tamigi. Gli ospiti potranno concedersi una gita a bordo della lussuosa barca con un picnic studiato appositamente dallo chef dell’hotel Raffaele Lenzi. L’albergo è infatti famoso anche per le eccellenze gastronomiche del suo ristorante, Il Sereno al Lago, il cui menù offre il meglio della cucina del territorio. Per la cena si possono scegliere tre menù degustazione in abbinamento ai migliori vini della regione, mentre a pranzo il menù à la carte offre specialità tipiche delle varie regioni italiane. Di contorno, una scenografia impareggiabile. Il posto perfetto per sorseggiare un aperitivo accompagnato dai cocktail e mocktail più famosi è invece il Lobby Bar con terrazza panoramica.

L ’ingresso dell’albergo e la Penthouse Suite ©Patricia Urquiola

Impossibile, infine, non concedersi una pausa rigenerante. Originariamente costruita come la darsena della proprietà, la Spa dell’hotel è stata trasformata in una moderna struttura con tanto di piscina sull’acqua, sauna e bagno turco. Il rituale da provare è lo speciale scrub esfoliante realizzato con prodotti di provenienza locale, come l’olio di oliva e la lavanda, trattamento a chilometro zero perfetto per rendere il soggiorno ancora più rilassante.

Una residenza d’epoca sulle rive del lago. Per chi cerca un’oasi di privacy e riservatezza è disponibile per un soggiorno esclusivo anche Villa Pliniana, proprietà gemella de Il Sereno. La residenza, un palazzo italiano del XVI secolo situato a pochi minuti dall’hotel, è la proprietà più antica del Lago di Como. Affacciata direttamente sulle sue sponde, con interni che comprendono 18 lussuose camere da letto, la villa è ricca di aneddoti storici: qui soggiornarono in passato personaggi illustri come Napoleone Bonaparte, Lord Byron, Ugo Foscolo e persino Gioacchino Rossini, che vi compose il Tancredi. A disposizione degli ospiti vi sono anche un molo privato, una pista di atterraggio per elicotteri e un ampio centro benessere.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di marzo del magazine Wall Street Italia