Società

Il MoVimento 5 Stelle (M5S)

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Da poche settimane hanno varcato per la prima volta la soglia del Parlamento, come sede e testata di riferimento hanno il blog di Beppe Grillo, ma non amano essere definiti “grillini” e preferiscono di gran lunga l’appellativo di “attivisti”.

Stiamo parlando, ovviamente, dei militanti del MoVimento 5 Stelle eletti nell’ultima tornata elettorale; una compagine giovane, agguerrita ed eterogenea.

Il MoVimento 5 Stelle è stato fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio il 4 ottobre 2009, a seguito di un paio di precedenti esperienze elettorali e altrettante denominazioni (“Amici di Beppe Grillo” e “Liste Civiche a 5 Stelle”).

Tutto nasce e si sviluppa sul web: l’idea dei due “deus ex machina” è di mobilitare sul social network Meetup i tanti lettori del blog del comico genovese, sulla falsariga di quanto fatto nel 2003 da Howard Dean nel corso della campagna per le primarie del Partito Democratico negli Stati Uniti.

L’intento manifesto era, dunque, di trasformare i semplici lettori in veri e propri  attivisti politici.

All’interno del social network cresce la mobilitazione e il movimento comincia a strutturarsi.

I temi che stanno più a cuore agli “Amici di Beppe Grillo”? Pressapoco gli stessi di oggi: su tutti, connettività e ambiente.

Grillo esce definitivamente allo scoperto l’8 settembre 2007: è il giorno del V-Day, conosciuto anche come “Vaffa Day” .

Si tratta di una mobilitazione pubblica a favore della raccolta delle firme necessarie per presentare una legge di iniziativa popolare volta ad introdurre le preferenze nella legge elettorale vigente e impedire la candidatura in Parlamento a coloro che avessero a carico condanne penali o già completato due legislature. Temi che andranno in cima alle priorità dell’agenda del movimento negli anni seguenti.

Tutti i principali quotidiani, telegiornali e programmi di approfondimento politico danno amplissimo spazio all’evento e proprio da quel momento parte la – finora – inarrestabile ascesa di Grillo e del partner Casaleggio.

Al “V Day” ha fatto seguito nel 2008 il “V2-Day”, manifestazione organizzata a Torino per raccogliere le firme necessarie a indire tre referendum abrogativi sui temi riguardanti l’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria, dell’ordine dei giornalisti e della Legge Gasparri.

I principali esponenti dei partiti tradizionali in un primo momento si limitano a stigmatizzare Grillo e i suoi seguaci, tacciandoli di essere l’espressione più becera della cosiddetta”antipolitica”; ma quando si comprende che il neonato Movimento 5 Stelle fa sul serio, gli stessi cominciano ad attaccare duramente la presunta assenza di democrazia interna, il populismo, il rifiuto del MoVimento di confrontarsi con i media e gli altri leader politici; finanche il passato personale dei due leader.

La prima grande affermazione il M5S la ottiene nel 2012, nella città di Parma, dove il candidato Federico Pizzarotti viene eletto sindaco al ballottaggio con oltre il 60% dei consensi.

Il resto è cronaca recente: alle elezioni politiche del 2013, il MoVimento 5 Stelle ottiene il 25,55% alla Camera e il 23,79% al Senato, diventando – di fatto – il vero ago della bilancia della politica italiana.

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Programma del Movimento 5 Stelle

Il V-Day nelle piazze italiane (8 settembre 2007)


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