Società

Hotel Punta Tragara. La Dolce Vita

Un’affascinate residenza progettata da Le Corbusier ospita uno degli hotel più celebri ed esclusivi di Capri 

A cura di Francesca Gastaldi

Situato in uno degli scorci più suggestivi dell’isola, sospeso tra il blu cobalto del mare e l’azzurro del cielo, l’Hotel Punta Tragara, gioiello della Manfredi Fine Hotels Collection, è una location iconica a Capri. La sua storia ha inizio nel 1920, quando l’ingegnere lombardo Enrico Vismara scelse il promontorio di Punta Tragara per costruire la sua villa, affidando il progetto al celebre designer e artista svizzero Le Corbusier.

La “stracasa” – come la chiamava l’ingegnere Vismara, mecenate lombardo e protagonista dello sviluppo turistico di Capri – è uno degli hotel più antichi dell’isola e l’unico con vista sui Faraglioni. Immortalata da Slim Aarons nel 1974, la scalinata della piscina centrale è ormai un’icona delle vacanze estive

Pensata per essere parte integrante del paesaggio naturalistico circostante, la villa sembra emergere dalla roccia stessa quasi fosse “una fioritura architettonica” (così la descrisse lo stesso Le Corbusier). Durante la Seconda Guerra Mondiale, da residenza privata Punta Tragara divenne il quartier generale del Comando Americano, ospitando personaggi del calibro di Winston Churchill e Dwight D. Eisenhower. La svolta arrivò però nel 1968, quando il Conte Goffredo Manfredi scelse la villa come sua dimora caprese: erano gli anni della Dolce Vita, del lusso e della gioia di vivere che affascinavano il jet set internazionale. Dopo aver trascorso diverse estati nella residenza, innamorato della bellezza di quei luoghi, il Conte Manfredi decise di aprirli a pochi fortunati ospiti e nel 1973 trasformò la villa nell’Hotel Punta Tragara.

Ambienti ricercati, pezzi d’antiquariato che si fondono con elementi di design contemporaneo e opere d’arte moderna caratterizzano gli interni dell’hotel. Protagonista assoluta è la vista: dalle ampie vetrate dell’albergo sembra quasi possibile toccare con mano i Faraglioni, il mare e il verde della macchia mediterranea. La vista mozzafiato caratterizza anche la terrazza della nuova Pegaso Etro Suite, che aggiunge un tocco “fashion” allo stile tipico dell’hotel: il paisley, tessuto a disegni cachemire reso celebre da Etro, è declinato in sfumature grigio e oliva mixate a tonalità dorate e argentate. Questo sapiente gioco di cromie esalta la vista dall’ampia terrazza di Marina Piccola e dei Faraglioni, così vicini che sembrano pervadere l’arioso open space dove il design è al servizio della riservatezza assoluta.

Le cromie delicate degli arredi, abbinate all’intenso grigio vulcanico del pavimento e al bianco caprese delle pareti, esaltano l’incredibile vista dalla Pegaso Etro Suite e contribuiscono ad infondere una sensazione di confortevole accoglienza 

La Pegaso Etro Suite, sospesa tra mare e cielo e incastonata in un’architettura unica, è caratterizzata da un’ampia terrazza con vista mozzafiato su Marina Piccola e i Faraglioni, così vicini che sembrano pervadere l’arioso open space dove il design è al servizio della riservatezza assoluta

Il Gin Club & American bar Monzù è un’oasi di relax con vista su Marina Piccola. Situato accanto alla seconda piscina riscaldata, il bar offre una carta internazionale, specializzata in gin. Questa terrazza è la location perfetta per light lunch, aperitivi e dopo cena

L’Hotel Punta Tragara è una location amatissima dai palati più esigenti. Il ristorante Le Monzù – deformazione del francese “monsieur”, appellativo con cui in passato veniva apostrofato lo chef nelle famiglie dell’aristocrazia napoletana -, sotto la guida dell’Executive Chef Luigi Lionetti, ha un menù che fonde tradizione italiana e ricercati piatti d’avanguardia. Il ristorante, che ha conquistato una stella Michelin, propone specialità gourmet che vanno da antipasti come la seppia con ricci di mare e mela verde, a primi piatti come il risotto con burrata, carpaccio di scampi, polvere di capperi e alghe o ancora secondi piatti come la pescatrice al barbecue laccata ai crostacei con indivia, emulsione di soia e zafferano. Selezionatissima anche la carta dei vini: dal restyling di una grotta naturale è nata la Tragara Wine Cave, che ospita una selezione di oltre 400 etichette. A due passi dalla celebre Piazzetta si trova invece il ristorante stellato Mammà, progettato in collaborazione con lo Chef napoletano Gennaro Esposito. Qui il menù omaggia la tradizione gastronomica caprese, grazie alla selezione di prodotti freschi consegnati tutti i giorni dai pescatori insieme alle verdure coltivate dagli agricoltori di Anacapri.

Quando scende la sera, infine, l’appuntamento è al Gin Club & American bar Monzù. Curato dal barman Roberto Visone, il locale offre un’originale cocktail list che include un’ampia selezione di gin ricercati in abbinamento a tonic water, vermouth, botanicals, aromi e spezie. Vietato però ordinare al bancone: la scenografica e coinvolgente realizzazione dei cocktail avviene rigorosamente al tavolo con ghiaccio home-made “tagliato al coltello”.