Economia

Green pass solo con due dosi di vaccino: le novità in arrivo per fermare la variante Delta

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Italia come Francia. Prende piede nelle ultime ore anche nel nostro paese l’idea di introdurre in forma obbligatoria il Green pass il certificato verde rilasciato ai vaccinati, per poter compiere molte attività quotidiane in considerazione dell’aumento dei contagi per la variante Delta del Coronavirus.

Domani dovrebbe svolgersi la cabina di regia nel corso della quale sarà valutata l’eventuale rimodulazione del certificato verde, che potrebbe essere rilasciato solo a chi ha effettuato la doppia dose del vaccino, è guarito dal covid o ha un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

Sembra ormai certo che il pass sarà obbligatorio per i viaggi sui treni (e navi) a lunga percorrenza, ma anche in stadi, grandi eventi, concerti, cinema, teatri, piscine, palestre e discoteche (ma balli solo all’aperto e con capienza al 50%). Si valuta anche l’obbligo di avere il green pass per i docenti in presenza mentre è ancora incerto per i ristoranti al chiuso. Così Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente dell’Istituto superiore di sanità su Repubblica ha commentato:

 Premesso che la scelta spetta al decisore politico, a titolo personale, dico che va considerato seriamente anche il Green Pass per mangiare al chiuso nei ristoranti. Peraltro, chi esita a tornare nei ristoranti credo che lo farebbe con più tranquillità sapendo che vi hanno accesso persone con il certificato (…) Credo che vadano fatte scelte per contrastare la ripresa della circolazione virale. Dare accesso a determinate attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificato verde, è una strategia inevitabile. Penso a concerti, grandi eventi, stadi, cinema, teatri, piscine palestre. In questi casi è fuori discussione la necessità del documento”.

Inoltre il decreto in fase di approvazione potrebbe prevedere anche i tamponi siano gratuiti, come chiesto dai 5Stelle, per le persone “fragili” che non possono vaccinarsi. Prorogato anche lo stato di emergenza almeno fino a ottobre o a dicembre.